Marte – Curiosity riaccende la speranza di vita

Il Curiosity Rover ha intercettato sul quarto pianeta tracce chimiche che fanno pensare alla vita sulla Terra

Nasa, speranza di vita su Marte impronte di carbonio
Nasa, speranza di vita su Marte impronte di carbonio – curiosauro.it

Le ricerche su Marte sono assidue e continue ed è recente una nuova scoperta che potrebbe significare vita sul quarto pianeta della via lattea. Gli scienziati del Curiosity Rover della Nasa hanno raccolto e analizzati diversi campioni rinvenuti su Marte che presenterebbero tracce di carbonio. Il carbonio è riconducibile a processi biologici sulla Terra e questo fa ben sperare che su Marte ci sia vita. Paul Mahaffy della Sample Analysis at Mars ha affermato come le scoperte recenti possano costituire davvero la svolta verso il rinvenimento di forme vitali su Marte. Le tracce di carbonio non possono essere riferite a sicure prove di vita su Marte, ma il team si vede pronto ad indagare per capire le cause.

I segnali di carbonio restano insoliti e potrebbero essere ricondotti ad antichi batteri

Nasa, speranza di vita su Marte impronte di carbonio curiosauro.it 20012022
Nasa, speranza di vita su Marte impronte di carbonio curiosauro.it

Sulla superficie marziana sono state trovate molecole organiche contenenti carbonio. Secondo le conoscenze chimiche attuali porterebbero alla presenza di organismi viventi su Marte, ma non è l’unica teoria in gioco. Nonostante ciò, la spiegazione attuale degli scienziati di Curiosity rimane quella di una qualche traccia di vita su Marte. Si tratterebbe di batteri antichi che avrebbero provocato una “firma di carbonio unica” rilasciando metano nell’atmosfera. I raggi ultravioletti avrebbero fatto il resto, convertendo il gas metano in molecole più grandi.

Le ipotesi non biologiche causate da un raro evento risalente a centinaia di milioni di anni fa

Nasa, speranza di vita su Marte impronte di carbonio curiosauro.it 20012022
Nasa, speranza di vita su Marte impronte di carbonio curiosauro.it

Altre due ipotesi capovolgono la posta in gioca decretando tutt’altro che vita tra le rocce marziane. Non microrganismi, non batteri, bensì l’effetto del gas di anidride carbonica che sottoposto a luce ultravioletta avrebbe prodotto nuove molecole di carbonio.

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Un’altra spiegazione riporterebbe al passaggio del sistema solare attraverso una gigantesca nuvola molecolare piena della tipologia di carbonio rilevata. Un evento risalente a centinaia di milioni di anni fa. I ricercatori non escludono nessuna teoria, ma sottolineano come il carbonio sia presente in tutte le funzioni vitali della Terra.

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Il dubbio resta però, poiché i processi chimici su Marte potrebbero funzionare diversamente rispetto al nostro pianeta.

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