Scopri i nuovi modi di viaggiare in un mondo cambiato dalla pandemia

La pandemia mondiale causata dal Covid-19 ha profondamente sconvolto le nostre abitudini. Molti aspetti della vita quotidiana non torneranno più come prima, e uno fra questi è sicuramente il modo di viaggiare. In questo caso ci viene in aiuto la tecnologia, rendendo i nostri spostamenti più sicuri ed efficienti. Ma ci saranno conseguenze sulla privacy?

Tecnologie per viaggiare in tempi di pandemia – curiosauro.it

L’industria del turismo è stata una delle più colpite durante la pandemia, perché il fatto di viaggiare rendeva difficile monitorare il distanziamento fisico tra le persone. Come fare, quindi, per permettere alla gente di spostarsi in sicurezza evitando il rischio di essere contagiati? La tecnologia ha tentato di trovare delle soluzioni ideali che, con molta probabilità, entreranno a far parte per sempre delle nostre nuove abitudini di viaggio.

Secondo un sondaggio del Pew Research Center del 2021, si prevede che entro il 2025 la nostra vita quotidiana potrebbe essere ancora più influenzata da algoritmi, telelavoro, e da quello che alcuni chiamano tele-everything, ovvero la tendenza a declinare ogni tipo di attività in modalità virtuale o da remoto.

Aspetti positivi e negativi nel viaggiare

La presenza dell’aspetto tecnologico nei nostri spostamenti può essere più o meno vantaggiosa a seconda dei casi.

Tra i vantaggi si annoverano quelli che rendono i viaggi più sicuri ed efficienti come:

  1. Dispositivi di traduzione in tempo reale.
  2. Controllo del passaporto mediante riconoscimento facciale. 

Gli aspetti negativi, invece, sono quelli che riguardano:

  1. Il tema della privacy.
  2. Della sicurezza dei dati.
  3. I limiti e gli errori che possono derivare dalla tecnologia.
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Tecnologie per viaggiare in tempi di pandemia – curiosauro.it

Realtà virtuale e realtà aumentata

La realtà virtuale (virtual reality) è una simulazione digitale tridimensionale di un ambiente realizzata da un computer, in cui possono interagire uno o più soggetti per mezzo di dispositivi elettronici. Durante la pandemia è stata utilizzata soprattutto nei musei per creare eventi ed esperienze online.

La realtà aumentata, invece, è una tecnologia recente che si differenzia dalla prima proprio perché in continua evoluzione. In modo generico, si potrebbe dire che si tratta di una realtà alterata nella quale vengono sovrapposte informazioni artificiali e virtuali a quello che viene percepito naturalmente dai nostri sensi.

Alcuni esempi di utilizzo si sono visti con:

  1. Xplore Petra che ha permesso ai turisti di visitare virtualmente un sito archeologico in Giordania, proiettando una versione delle famose rovine in scala ridotta.
  2. Lights over Lapland che ha permesso di ammirare le aurore boreali mediante visori o tramite schermo del computer.
  3. Museo Svizzero dei trasporti di Lucerna che ha dato la possibilità di arrampicarsi virtualmente sul Matterhorn.
  4. Hunt Museum di Limerick, in Irlanda, con la creazione di una realtà virtuale in cui i visitatori si immergono nel dipinto di Bosch (il giardino delle delizie, di 500 anni fa).
  5. Museo di storia naturale di Parigi che con la realtà virtuale porta i visitatori faccia a faccia con animali estinti.
  6. Museo nazionale di Singapore in cui è presente un’installazione intitolata Story of the Forest, che permette di esplorare un paesaggio virtuale formato da quasi 70 dipinti naturalistici appartenenti alla collezione del museo. 
  7. Il National Museum of Natural History di Washington D.C.  che utilizza la tecnologia della realtà aumentata per mostrare quale fosse l’aspetto degli animali, di cui ospita gli scheletri, quando questi erano ricoperti di pelle e muscoli.

Controllo delle masse

Controllare il flusso delle masse per chi viaggia durante questo periodo di pandemia è diventato fondamentale, e l’utilizzo di espedienti e di nuove tecnologie è aumentato notevolmente.

A Singapore ci sono i robot che avvertono quando le persone sono troppe vicine l’un l’altra, a Venezia sono state utilizzate le telecamere per tracciare il numero dei visitatori (quelle che prima erano state concepite per rilevare atti criminali), in altre località si sta pensando di mettere dei varchi elettronici nei principali punti di accesso, che possono essere chiusi in caso di sovraffolamento (per esempio nelle stazioni ferroviarie, traghetti, vaporetti, ecc.).

Un altro caso esemplare è quello della città di Amsterdam, che traccia il flusso di visitatori mediante la Amsterdam City Card per accedere a musei e trasporti pubblici. Esiste anche la Beach Check Uk, un’ app che offre informazioni in tempo reale sul livello di affollamento delle spiagge lungo la costa inglese, permettendo ai viaggiatori di scegliere zone poco frequentate in quel momento.

Tecnologia UV-C

Le luci UV-C vengono utilizzate da oltre 20 anni per disinfettare ed eliminare i virus negli ospedali. Ora, in tempi di pandemia, vengono adottate anche per spazi pubblici come aeroporti, palestre, cinema e altri luoghi chiusi. Questa luce ultravioletta ad onda corta ha proprietà germicide che possono eliminare il Covid-19 e altri virus dalle superfici. Le nuove installazioni a UVC possono essere impiegate anche negli impianti di riscaldamento e climatizzazione,  quindi sono in grado di eliminare i virus presenti anche nell’aria.

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Codici QR nei ristoranti

Un altro nuovo sistema tecnologico con cui la maggior parte di noi ha avuto a che fare è il famoso codice QR. Questo è un piccolo riquadro formato da punti e linee, che assomigliano a pixel, e può essere letto con un normale smartphone per vedere il menù, ordinare, e pagare il conto senza interagire con il cameriere. Questi codici QR si sono rivelati comodi e con molta probabilità verranno utilizzati anche in futuro a fine pandemia. Tuttavia, questa comodità potrebbe comportare problemi con la privacy delle persone, in quanto questi piccoli codici possono potenzialmente raccogliere una grande quantità di informazioni dagli utenti. Per esempio, si possono risalire ai gusti alimentari, al tipo di ristoranti che una persona frequenta di solito, all’età e al genere. In più questi codici QR potrebbero facilmente essere hackerati.

Tracciamento dei contatti attraverso software

Apple e Google sono stati i primi ad aggiungere funzioni di tracciamento dei contatti nei software dei nuovi smartphone. In questo modo gli utenti ricevono un avviso nel caso siano venuti a contatto con una persona infetta. Il tracciamento dei contatti, infatti, risulta essere uno dei modi migliori per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, soprattutto in questo periodo di Covid-19.

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Altre tecnologie che potrebbero aiutare a tracciare malattie infettive o a prepararci alla prossima pandemia  sono:

  1. Messaggi automatici.
  2. Mappe termiche.
  3. Telecamere a circuito chiuso con riconoscimento facciale.

Al di là di tutti questi modelli tecnologici è comunque giusto prediligere le azioni personali e il contatto telefonico, soprattutto nell’ambito della sanità pubblica. Gli strumenti possono ottimizzare ma non sostituire del tutto l’aspetto umano.

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L’esperienza diretta legata a sensazioni reali e immediate non potrà e non dovrà essere sostituita dalla tecnologia

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