Quando gli astronauti disputarono le Olimpiadi sulla Luna

Sapete qual è il luogo più strano (e remoto) in cui si sono tenute le Olimpiadi? Nei primi anni ’70 gli astronauti della NASA organizzarono dei giochi sulla Luna. Olimpiadi sulla Luna: suona assurdo, vero? Ecco la storia di quell’evento…

Charlie Duke, l’astronauta che rischiò di spezzarsi la schiena sulla Luna (NASA) – curiosauro.it

Le Olimpiadi sulla Luna

Cinquant’anni fa quattro astronauti della NASA disputarono non una ma ben due Olimpiadi sulla Luna. Ma come fu possibile? E chi li autorizzò?

Alan Shepard, Ed Mitchell, Charlie Duke e John Young sono passati alla storia come eroi spaziali. Erano seri e validi astronauti, non c’è dubbio. Ma arrivati sulla Luna trovarono anche il modo di svagarsi. Infatti, tutti e quattro, si improvvisarono atleti olimpici nel 1971 e nel 1972. La NASA, a quanto pare, non la prese troppo bene…

Nel 1971, Mitchell e Shepard, appena sbarcati dall’Apollo 14, cominciarono a giocare a golf. Proprio così… E dopo un paio di tiri a golf sul suolo lunare, arrivato il momento di rientrare, si diedero da fare con il lancio del giavellotto. Dato che non avevano in dotazione lo strumento olimpico, utilizzarono un raccoglitore di vento solare. Chi vinse quelle Olimpiadi? “Vinsi io nel lancio del giavellotto”, dichiarò orgoglioso Mitchell. “Superai il mio avversario di dieci centimetri”.

Golf lunare e salti mortali

Alan Shepard, uno dei protagonisti delle Olimpiadi sulla Luna (NASA) – curiosauro.it

E se quella vittoria non ha ottenuto la meritata risonanza sportiva, il tiro di golf di Alan Shepard è oggi famoso. Dopo un primo tiraccio, l’astronauta riuscì a impattare meglio la pallina, che in assenza di gravità viaggiò per tantissimi chilometri, almeno secondo il racconto di Shepard. Andò davvero così? Qualche tempo fa il fotografo Andy Saunders è intervenuto digitalmente sulle immagini originali delle sequenze video dell’Apollo 14, ed è riuscito a calcolare la distanza precisa percorsa dalle due palline da golf lanciate da Shepard. Secondo Saunders la prima palla viaggiò ventidue metri, e la seconda si fermò dopo trentasei metri. Tutt’altro che un tiro da record, insomma!

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Più appassionanti apparirono invece le seconde Olimpiadi sulla Luna, quelle del 1972. E per poco non andò a finire male! Anche sulla Terra, quell’anno, la manifestazione si trasformò in tragedia. A Monaco, infatti, i giochi furono macchiati da un’azione terroristica e dalla morte di atleti e terroristi.

Intanto, sulla Luna, Charlie Duke e John Young vollero provare a destreggiarsi in diversi sport olimpici. Anche loro provarono il lancio del giavellotto, utilizzando un pezzo di strumentazione ALSEP che non serviva più. Poi passarono al salto in alto. Gli astronauti stimavano di battere i record del nostro Pianeta grazie alla microgravità.

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Ma Duke non aveva fatto i conti con il peso del proprio zaino: saltò più di un metro e il peso dello zaino lo spinse in basso. Cadde così di schiena. Lo zaino conteneva strumenti di supporto vitale e si sarebbe potuto rompere con l’impatto. Duke pensò di rimanere senza ossigeno. Per fortuna lo zaino resse l’urto!

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