Alzheimer, arriva il vaccino: una vera rivoluzione in campo medico

Il vaccino contro l’Alzheimer rappresenta una vera e propria rivoluzione in campo medico, una speranza contro una malattia che si sta diffondendo in modo esponenziale nel mondo.

Il vaccino su cui si sta lavorando si chiama Tapas e rappresenta un sistema innovativo importante. La proteina beta amiloide ingegnerizzata viene utilizzata in questo processo per attivare la produzione di anticorpi, che aiutano il sistema immunitario a contrastare la malattia.

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Questo studio è condotto dal centro medico universitario di Gottingen, guidato dal professor Thomas Bayer, ed è molto incoraggiante nei risultati che sta ottenendo. Si è visto, infatti, che questo vaccino sarebbe in grado di prevenire la comparsa della patologia.

Definizione di Alzheimer

L’ Alzheimer è un morbo degenerativo che porta a una costante perdita della memoria e a problemi comportamentali. Colpisce il sistema nervoso centrale e può in alcuni casi portare alla depressione. In linea generale si tratta di un disturbo neurologico, che viene trattato in modo differente in base a come il paziente reagisce alla malattia (per esempio c’è chi ha comportamenti tranquilli e chi violenti, chi perde la memoria del tutto e chi no, ecc.).

Gli esperti ritengono che a causare il morbo di Alzheimer contribuiscano fattori genetici e ambientali, oltre che familiarità con la malattia. Sulla fisiopatologia di questa forma di demenza le evidenze sono chiare: il cervello inizia un processo di atrofia extra e intra cellulare, accumulando aggregati proteici che vanno a pregiudicare la sopravvivenza e la funzione dei neuroni.

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Risultati degli studi

Dalle varie prove effettuate dagli studiosi, si è notato che alte concentrazioni di placche di amiloide presenti nel cervello portano a un rischio più elevato di sviluppare l’Alzheimer. Lo scopo degli scienziati, quindi, è stato quello di trovare un anticorpo che:

  1. Fosse in grado di neutralizzare le forme troncate di beta amiloide.
  2. Fosse in grado di resistere al sistema immunitario (che non avrebbe dovuto combatterlo n.d.r.).

A questo scopo è stato utilizzato l’anticorpo Tap01_04 (Università di Chimica e Biologia di Leicester) che è riuscito a far piegare la beta amiloide in un modo ben definito e mai visto precedentemente. La sua forma a forcina ha permesso ai ricercatori di stabilizzare la proteina, e di fare in modo che si legasse all’anticorpo. Questo studio è stato sperimentato sui topi e si è notata la produzione di Tap01_04 in modo naturale e costante. Dai vari utilizzi si è arrivati alla conclusione che il vaccino e l’anticorpo hanno contribuito a:

  1. Ripristinare la funzione dei neuroni.
  2. Aumentare il metabolismo del glucosio nel cervello.
  3. Riattivare i circuiti della memoria.
  4. Ridurre la formazione della placca di beta amiloide.
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Prospettive future

Il mondo medico-scientifico è molto soddisfatto dei risultati ottenuti dall’anticorpo Tap01_04 e dal vaccino Tapas, perché sono efficaci sia come terapia che come tecnica di immunizzazione. Questi aspetti sono fondamentali perché aprono la strada ad una serie di metodi per prevenire l’Alzheimer (attraverso la somministrazione del vaccino) e per curarne i sintomi con un trattamento efficace e mirato a seconda dei casi.

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