Trasformare l’aria in acqua | Oggi è possibile

La scarsità d’acqua è un problema serio, in tutto il mondo. La situazione peggiora a causa del riscaldamento globale, soprattutto in quei luoghi in cui la luce solare è più forte e il clima più arido. Da tempo si studiano strategie per trasformare il vapore acqueo naturalmente presente nell’atmosfera in acqua filtrata e pronta all’utilizzo. I metodi sono tanti, ma non tutti appaiono sostenibili e funzionali. Una nuova tecnologia potrebbe risolvere l’impasse.

Acqua potabile dall’aria… come? (Pixabay) – curiosauro.it

Aria che diventa acqua

Tutti conosciamo il processo di condensazione, ovvero della trasformazione del vapore acqueo in liquido. Tale processo si manifesta ogni giorno in natura e può essere anche replicato attraverso procedimenti chimici abbastanza semplici, pilotati dall’uomo (anche tramite la classica compressione). Il vapore acqueo è infatti presente in dosi massicce nell’atmosfera. Si forma per evaporazione, e in questo modo umidifica e riscalda l’aria circostante, tendendo sempre a salire e a espandersi. Quando si espande e raggiunge altezze in cui la temperatura è più bassa, si raffredda e subisce quindi una trasformazione: si condensa e torna allo stato liquido.

Possiamo dunque ottenere una condensazione a temperatura costante tramite compressione, se la temperatura del vapore è inferiore a quella critica; oppure possiamo far condensare un gas per raffreddamento, a contatto con una fonte esterna; ultima alternativa, possiamo intervenire con un’espansione adiabatica.

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Dal punto di vista meccanico, ciò che interessa alla ricerca è il risultato. Come ottenere acqua pulita e filtrata, quindi sicura e potabile, senza sprecare una grande quantità di energia?

Trasformare il vapore acqueo in acqua, l’idea della Watergen

Trasformare l'aria in acqua | Oggi è possibile
Vapore acqueo trasformato in acqua – curiosauro.it

Per più di dieci anni la società israeliana di generatori di acqua atmosferica Watergen ha provato a perfezionare le proprie tecnologie per poter giungere a una soluzione estremamente funzionale nel processo di trasformazione del vapore acqueo in acqua. Il fine di questo lavoro è stato appunto l’ottimizzazione dei sistemi di trasformazione del vapore acqueo presente nell’aria in acqua potabile filtrata.

La Watergen ha presentato quest’anno un nuovo prodotto che si chiama Mobile Box. Si tratta di un trasformatore, che nella forma e nelle dimensioni ricorda un tradizionale generatore elettrico. Tale componente può essere collegata a qualsiasi veicolo per entrare in funzione. Aspirando l’aria attraverso un ventilatore, Mobile Box la fa passare per un filtro e poi su un apposito sistema per lo scambio del calore. Così viene ottenuta l’acqua, ossia attraverso un passaggio collegato a un sistema di filtraggio multilivello, che include la luce UV e la immagazzina in un serbatoio.

Ma quanto consuma questo trasformatore? Secondo la Watergen il consumo energetico medio è pari a 350 watt; il consumo di picco, invece, tocca i 480 watt. Il livello di rumore è inferiore o uguale a 52 dBA, quindi non si tratta di un dispositivo molto rumoroso.

Quanta acqua può produrre dal vapore acqueo un Mobile Box?

Mobile Box Watergen (Pixabay) – curiosauro.it

Il Mobile Box può produrre fino a venti litri di acqua al giorno. Una quantità compatibile alle taniche utilizzate dai camper per trasportare l’acqua. Quindi, chiunque in viaggio su un veicolo a motore o su un camper potrà ottenere acqua potabile mentre marcia.

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Vuoto, il Mobile Box pesa quindici chili. Quindi è abbastanza pesante e ingombrante. Più grande rispetto ai sistemi classici di filtraggio dell’acqua non potabile e ai purificatore dell’acqua in commercio. Dunqur non sembra una soluzione adatta per chi necessita di acqua potabile su un camper o in situazioni più o meno ordinarie, come campeggi o escursioni. Può essere invece molto utile in tutti quei luoghi o in quelle situazioni in cui l’acqua scarseggia di base. Come nei Paesi aridi di cui parlavamo a inizio articolo, per esempio.

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