Extraterrestri autostoppisti: a spasso su esopianeti per viaggiare nello Spazio

Quale potrebbe essere il metodo più funzionale ed economico per un alieno che intende viaggiare nello Spazio da sistema stellare a sistema stellare? Ecco come la scienza s’immagina le peregrinazioni degli extraterrestri autostoppisti.

In un interessante articolo pubblicato sull’International Journal of Astrobiology, la ricercatrice dello Houston Community College Irina Romanovskaya propone un affascinante ipotesi per spiegare come gli alieni potrebbero viaggiare a costo zero nello Spazio.

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Un passaggio sui pianeti canaglia… (captured) – www.curiosauro.it

Extraterrestri autostoppisti: scroccare viaggi cosmici non è mai stato così facile

Gli extraterrestri potrebbero sfruttare gli esopianeti vaganti come mezzi di trasporto a costo zero con cui intraprendere lunghissimi viaggi interstellari. In questo modo potrebbero muoversi in grandi gruppi. Oppure potrebbero dar forma a vere e proprie migrazioni di popolazioni intere. Parliamo ovviamente di specie biologiche aliene o di forme post-biologiche intelligenti. Ma a muoversi potrebbero essere anche soltanto satelliti o tecnologie extraterrestri.

Immaginiamo di trovare possibili tecnofirme e artefatti alieni su un esopianeta lontano. Come reagirebbero gli studiosi di fronte a una simile scoperta? Quasi tutto crederebbero che quel pianeta abbia sviluppato una propria forma di vita biologica. Ma potrebbe anche non essere così… Magari il luogo di origine dei produttori di queste tracce è un altro. Nel senso che il pianeta su cui si trovano delle tracce aliene è solo un veicolo scelto da extraterrestri autostoppisti per spostarsi da un punto all’altro dell’Universo!

Ha senso? Da un punto di vista ipotetico, sì. Sfruttare i pianeti vaganti sarebbe il modo più sicuro ed economico per dare il via a una migrazione interstellare o a una colonizzazione spaziale.

I pianeti che fluttuano

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Gli alieni che viaggiano sui pianeti canaglia: è possibile? (captured) – www.curiosauro.it

Per gli astrofisici, gli esopianeti vaganti o fluttuanti sono oggetti di massa planetaria non più legati gravitazionalmente alle loro stelle. Alcuni astronomi preferiscono parlare di pianeti canaglia. Oppure di grandi nomadi. E fra questi corpi ci sono anche dei luoghi compatibili, almeno in teoria, con la vita. Abbiamo infatti notato esopianeti canaglia che potrebbero disporre di un oceano liquido e di un’atmosfera densa. Altri ci sembrano ghiacciati. Ed è impossibile escludere che alcuni di essi possano effettivamente ospitare forme di vita semplici o più complesse, specialmente negli ambienti sotterranei.

La dottoressa Romanovskaya immagina quindi uno scenario molto affascinante attraverso la sistemazione di una teoria verosimile. Una teoria secondo cui delle civiltà extraterrestri potrebbero fare l’autostop nell’Universo. Come? Montando su pianeti canaglia che per un motivo o per un altro stanno sconfinando dai loro sistemi planetari di origine.

Tutto sta nell’individuare simili pianeti prima che vengano espulsi dai loro sistemi. E farlo è facile. Bisogna innanzitutto tenere d’occhio le stelle morenti. Ossia quei sistemi che perdono forza gravitazionale. In una simile ottica, gli extraterrestri autostoppisti potrebbero anche utilizzare sistemi di propulsione e fenomeni di assistenza gravitazionale per convertire degli oggetti presenti nella nube di Oort in nuovi pianeti fluttuanti.

“Con la poca luce stellare che raggiunge i pianeti canaglia, gli extraterrestri potrebbero utilizzare la fusione nucleare controllata come fonte di energia” spiega la ricercatrice. “E potrebbero occupare gli habitat del sottosuolo e sfruttare gli oceani dei pianeti in moto per essere protetti dalle radiazioni spaziali”. Fila, no?

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