Il mistero delle suore che mordono | Possessione o isteria di massa?

Nel XV secolo cominciò a diffondersi una strana mania all’interno di vari conventi tedeschi occupati da suore. Tutto cominciò quando una monaca cominciò a mordere le consorelle. Quei morsi si moltiplicarono, e presto anche le altre suore presero a dare morsi. In pochi mesi il convento venne ribattezzato “la casa delle suore che mordono”.

In poco tempo quel fenomeno assunse i contorni di una vera e propria forma di isteria di massa. In quasi tutta la Germania meridionale, le suore si mordevano a vicenda o ringhiavano, comportandosi come vere e proprie fiere…

Sister act
Sister act (web source)

Le suore che mordono: una leggenda o un evento certo?

E non finì qui. Secondo un cronista del Settecento, ben informato sulla storia religiosa dei secoli precedenti, lo strano comportamento si diffuse anche oltre il territorio originario. In pochi anni si verificarono episodi simili anche in Olanda e in Nord Italia. Pare che poi le suore col vizio del morso apparvero anche a Roma, preoccupando il papa. “Come possiamo fermare queste suore che si mordono?” domandò il pontefice ai suoi consiglieri. E quelli gli suggerirono di inviare degli inquisitori nel convento dove la mania aveva avuto inizio.

Il papa però volle mandare in Germania anche dei medici. E proprio questi notarono che la forma isterica sembrava già essere passata nel primo convento: la mania si era estinta. Tuttavia le suore continuavano a mordere in Sassonia e in vari conventi olandesi. Per questo si tentarono degli esorcismi. Pareva infatti possibile che le monache potessero essere state possedute…

La soluzione al problema

Un interessante caso di isteria di massa, di cui ci parlano vari autori del Settecento e dell’Ottocento (wikipedia) – curiosauro.it

Stanco di quella storia, il papa comandò ai vescovi delle varie città di fustigare le suore che continuavano a mordersi a vicenda. Grazie a questa minaccia il fenomeno si è spento da sé in pochissimi giorni. E di fatti non ha avuto più luogo né risonanza. Non sappiamo se l’evento si sia verificato sul serio o se si sia trattato solo di una leggenda. Ad ogni modo non è strano riscontrare dei fenomeni simili, legati all’isteria e alle manie, durante i secoli passati e in contesto ecclesiastico…

Questa storia viene spesso citata come un esempio di isteria di massa. Ma l’episodio, all’apparenza ridicolo o folkloristico, nasconde in sé questioni più importanti. Oggi sappiamo infatti che dietro ogni mania collettiva si possono leggere disagi profondi e radicati. Spesso gli individui si autosuggestionavano e si obbligavano a comportamenti irrazionali e rituali per sfogare ansie sociali, sensi di colpa e pressioni culturali. Ovviamente, il contesto, con la superstizione e le credenze religiose, portava questi individui (nel nostro caso suore) a nevrotizzare in senso estatico o mistico il proprio sfogo isterico.

Possiamo quindi ipotizzare che una suora malata di mente abbia cominciato a mordere le sue consorelle, e che le altre abbiano cominciato a imitarla più o meno consciamente per esprimere un disagio morale o emotivo.

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