Dolcificante, impossibile ingannare il cervello con poche calorie

Ci si sente appagati quando si mangia zucchero, lo stesso non avviene sostituendolo con il dolcificante, la risposta è nella scienza

Dolcificante, impossibile ingannare il cervello con poche calorie 08022022
Dolcificante, impossibile ingannare il cervello con poche calorie – curiosauro.it

La scienza conferma che è impossibile ingannare il cervello assumendo dolcificanti in sostituzione dello zucchero. C’è chi non si sente appagato dal consumo di dolcificante e chi mente, non c’è storia davanti ai fatti di scienza! Ma vediamo il perché..

Segnali di gratificazione, il duodeno sarebbe il responsabile

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Dolcificante, impossibile ingannare il cervello con poche calorie – curiosauro.it

Ingerire zucchero o consumare un dolcificante in sua sostituzione non è la stessa cosa. Secondo una ricerca pubblicata su Nature Neuroscience ci sarebbe una diversa risposta neurale dopo l’assunzione dell’una e dell’altra sostanza. Quando si consuma lo zucchero a livello intestinale viene rilevato come “preferenza”. Nello specifico il duodeno distinguerebbe il saccarosio dal dolcificante attraverso il trasportatore SGLT1. Nel duodeno sono presenti cellule collegate al cervello. Queste si chiamano neuropods (neuropodi) trasmettono subito l’informazione al cervello dopo pochissimi secondi. Ciò non avviene con altri zuccheri.

Sostituire il saccarosio? Impossibile essere gratificati, meglio limitare il consumo o eliminarlo del tutto

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Dolcificante, impossibile ingannare il cervello con poche calorie – curiosauro.it

Sostituire il saccarosio con un altro zucchero non dà la stessa soddisfazione a livello di risposta neurale. Purtroppo è impossibile ingannare il cervello.

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«Il modo in cui ci comportiamo di fronte agli zuccheri – viene sottolineato nell’articolo – dipende da una cascata di attività neuronale, inclusi gli input dei neuroni». Infatti i neuroni del mesencefalo rilasciano dopamina, quelli ipotalamici melanina e non solo, insomma un cocktail di soddisfazione. Per ingannare il cervello bisognerebbe sviluppare in laboratorio una sostanza dolce capace di stimolare il trasportatore SGLT1. Per sentirsi più “appagati” e seguire un corretto regime alimentare si può ridurre la quantità di zucchero giornaliera ingerita o eliminare del tutto il saccarosio.

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Affinché il nostro corpo si abitui ai cibi meno dolci, alla stregua dell’eliminazione o riduzione del sale. Col tempo il nostro corpo – eliminando o riducendo queste sostanze – si abitua a nuovi gusti ricercando cibi meno sapidi e/o zuccherini.

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