Il cibo del futuro: il progetto della NASA

Esiste un problema legato al cibo nello Spazio. Nutrire gli astronauti non è affatto una questione semplice. Per questo la NASA ha lanciato la Deep Space Food Challenge. Di cosa si tratta?

Cibo e astronauti: la situazione per il futuro (ISS) – curiosauro.it

Il cibo nei piani della NASA

La NASA e la Canadian Space Agency vogliono affrontare sul serio il problema del cibo nello Spazio. L’amministratore dello Space Technology Mission Directorate della NASA, Jim Reuter, ha infatti dichiarato senza mezzi termini che bisogna trovare soluzioni innovative per nutrire gli astronauti per lunghi periodi entro i limiti dei viaggi spaziali. La tecnologia alimentare va sviluppata verso nuove frontiere per rendere più sani i futuri esploratori e non solo… Potrebbe anche aiutare a sfamare le persone sulla Terra.

Il problema principale sta nel decadimento nutrizionale dei cibi a lungo conservati. In previsione della prima missione pluriennale su Marte sarà necessario dare agli astronauti cibo a sufficienza: cibo sano, nutriente e, possibilmente, buono. Ecco perché è nato un contest per una produzione alimentare più funzionale e aggiornata. Si chiama Deep Space Food Challenge.

Che cos’è il Deep Space Food Challenge

Deep Space Food Challenge, il cibo secondo la NASA – curiosauro.it

Il problema non riguarda solo gli astronauti. Sulla Terra dobbiamo affrontare il cambiamento climatico che sta avendo un impatto notevole sull’agricoltura e quindi sull’allevamento, rendendo i cibi sempre più poveri e scarsi. Ecco da dove nasce l’esigenza di trovare in fretta soluzioni innovative e nuove tecnologie per dare al mondo e agli astronauti cibi più sani e ricchi e meglio conservabili.

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Il Deep Space Food Challenge è una vera e propria sfida in cui i concorrenti dovranno inventare una tecnologia, proporre un sistema o un approccio nuovo per la produzione alimentare spaziale. Nello specifico dovranno pensare a un sistema alimentare completo per sostenere un equipaggio di quattro persone in una missione nello spazio profondo, come quella che potrebbe partire tra meno di tre anni. Insomma, i concorrenti dovranno inventarsi nuove tecniche per conservare il cibo. E dovranno anche ideare soluzioni pratiche per preparare i pasti in una navicella. Vanno poi considerati anche i problemi della consegna, della produzione e dello smaltimento dei rifiuti.

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L’iniziativa era partita già nel 2021. L’anno scorso, infatti, si è tenuta la “fase 1” di questa strana challenge, con un premio finale di quattrocentocinquantamila dollari al team vincitore. E anche quest’anno il discorso sarà ripreso. Anzi, potranno partecipare anche le squadre che hanno perso, associandosi a nuovi team. Gli iscritti dovranno inviare le informazioni di registrazione entro il 28 febbraio. Il montepremi della vittoria è molto alto: un milione di dollari. Però a vincere possono essere solo squadre composte da americani.

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