Telescopio James Webb all’opera: i prossimi 5 mesi di lavoro

Lo sappiamo tutti, ormai: il telescopio James Webb è arrivato alla sua destinazione. Che cosa deve fare adesso? La preparazione del telescopio è completa? La NASA ha già organizzato, giorno per giorno, i prossimi cinque mesi di lavoro del JWST. Scopriamo insieme quali sono le prossime fasi.

I prossimi mesi di lavoro per il James Webb (ESA) – curiosauro.it

Cosa farà il James Webb nei prossimi 5 mesi di lavori

Qualche giorno fa il telescopio James Webb si è assestato con successo nel punto di Lagrange L2, ossia in quella zona dello Spazio che ormai viene comunemente definita Halo Orbit. Qui il telescopio sosterà per i prossimi anni. Se tutto va bene, rimarrà fisso in questo punto per almeno dieci anni a fotografare l’Universo. Ma è ancora un po’ presto per cominciare a scattare foto… Nei prossimi giorni i ricercatori della NASA dovranno iniziare a preparare il telescopio Webb alla trasmissione delle immagini, e questo setting richiederà almeno cinque mesi di lavoro. Intanto il telescopio potrà ambientarsi.

In che senso? Ve lo spieghiamo subito: il Webb sta iniziando a raffreddarsi, e andrà avanti così fino a raggiungere una temperatura di -235° C. Dopo questa fase gli operatori avvieranno il lungo processo di allineamento dei diciotto segmenti esagonali dello specchio principale di sei metri e mezzo, per formare un unico, enorme riflettore. Per far ciò agiranno su sette piccoli motori in grado di regolare la posizione, l’inclinazione e la curvatura della componente.

I primi bersagli di Webb

Tutto pronto per le prime immagini raccolte dal telescopio (NASA) – curiosauro.it

Quindi, il telescopio comincerà a orientarsi sul primo bersaglio: una stella luminosa e isolata nella costellazione dell’Orsa Maggiore, selezionata dagli operatori della NASA per la sua stabilità e l’assenza di interferenze (non ci sono lì intorno altre stelle luminose che possano distorcere i segnali). In questo modo, la Near Infrared Camera (NIRCam) del telescopio dovrebbe captare immagini da diciotto punti separati.

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Questi punti, in seguito, saranno fusi in un punto unico, una sola immagine, attraverso l’incastro dei vari segmenti inclinati. In pratica, abbiamo a che fare con una “fasatura”. Gli occhi del telescopio devono essere calibrati e messi a fuoco.

Questa sarà la parte più delicata di tutta la fase iniziale della missione. La corretta focalizzazione e sintonizzazione della luce sono fondamentali. L’obiettivo è far sì che i percorsi luminosi siano tutti della stessa lunghezza. Una volta sintonizzato lo specchio, gli ingegneri e gli scienziati della NASA effettueranno gli ultimi controlli. Così, entro l’inizio di maggio 2022, si prevede la fase di test conclusiva per tutte e diciassette le modalità di osservazione.

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Da quel momento in poi il Webb comincerà il suo vero lavoro: osservare l’Universo per svelarne i segreti e aumentare la nostra conoscenza di quei fenomeni ancora oscuri o ambigui.

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