Il Ponte di Brooklyn: il simbolo di New York collaudato da elefanti

Il ponte di Brooklyn, inaugurato nel 1883, è il simbolo di New York e una delle mete predilette da ogni turista che arriva in città. Ma come è stato collaudato in anni in cui mancava la tecnologia di ora? La storia narra che il collaudo sia stato fatto dagli elefanti. Scopriamo insieme come.

Ponte di Brooklyn collaudato dagli elefanti – curiosauro.it

New York e il ponte fra Brooklyn a Manhattan

La costruzione del ponte di Brooklyn durò per ben 16 anni, e l’idea dell’opera è stata fin dall’inizio considerata una vera e propria follia. Il progetto nasce dalla visione dell’ingegnere tedesco John Augustus Roebling, che voleva creare un ponte sospeso di quasi 2 km, alto 84 metri e sorretto da cavi d’acciaio.

Lo scopo della costruzione era quello di rendere più facili gli spostamenti in città per le persone e le merci tra i due distretti collegati, Brooklyn e Manhattan. Il ponte sospeso veniva visto da molti come un progetto utopistico, anche se la necessità di creare un collegamento più veloce tra le varie parti della città stava diventando un’esigenza sempre più pressante, a causa soprattutto del clima.

Nell’800, infatti, gli inverni erano molto rigidi e spesso le acque del fiume gelavano impedendo ai traghetti di potersi muovere. Oltre a questo, molte delle persone che vivevano a Brooklyn andavano a lavorare a Manhattan, quindi il fatto di non potersi muovere a causa delle gelate stava diventando un grave problema.

Ponte di Brooklyn collaudato dagli elefanti – curiosauro.it

A New York si inizia a costruire il ponte

Dopo l’ennesima gelata che bloccò di nuovo gli spostamenti, finalmente vennero firmate le carte di approvazione del progetto per il ponte di Brooklyn, presentate dall’ingegnere John Augustus Roebling. Al tempo, era considerato il ponte sospeso retto da cavi di acciaio più lungo al mondo!

Il ponte di Brooklyn incorpora al suo interno lunghi viadotti di ingresso da entrambe le estremità, e ancora oggi ai suoi lati si trovano le torri in pietra in stile neogotico ad archi a sesto acuto. I lavori di costruzione non furono semplici al tempo e diversi lavoratori ebbero seri problemi. Per esempio, molti morirono di embolie a causa del sistema di ventilazione mal funzionante nelle casse di decompressione. Anche il progettista Roebling fu vittima di un grave incidente ad un piede. Rifiutò di farsi curare per continuare il lavoro ma, rimanendo immerso per tanto tempo con le gambe nelle acque dell’East River, prese un’infezione letale di tetano che lo portò alla morte.

La sfortuna non sembrò mancare nemmeno durante l’inaugurazione del ponte. Una donna, infatti, inciampò tra la folla facendo cadere a terra delle persone e scatenando il panico generale. La gente spaventata cominciò a correre e ad ammassarsi una sull’altra: morirono 12 persone e 30 rimasero ferite più o meno gravemente.

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Il test con gli elefanti

L’evento infausto dell’inaugurazione fece impaurire i newyorkesi che non attraversavano serenamente il ponte. Era quindi necessario rilanciare l’immagine del progetto per poter ridare fiducia ai cittadini. L’idea venne al fondatore di un famoso circo di New York, il signor Barnum, il quale propose di far sfilare i suoi elefanti come spettacolo inaugurale.

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La sfilata lungo il ponte di Brooklyn ebbe luogo nel maggio del 1884 e gli animali coinvolti furono 20 elefanti e altrettanti cammelli e dromedari. Il primo fra tutti fu Jumbo, che da solo pesava 7 tonnellate, dimostrando la stabilità del ponte e la sicurezza nell’attraversarlo.

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