Sapremo affrontare una nuova pandemia mondiale?

Secondo tantissimi esperti il Covid-19 è solo il primo di una serie di virus pandemici con cui, negli anni a venire, dovremo fare i conti. Tuttavia, l’esperienza dell’emergenza sanitaria, secondo il GHS Index (un indice di sicurezza sanitaria), non ci ha preparati ad affrontare gli sconvolgimenti futuri. In pratica, non siamo affatto pronti per un’altra pandemia.

L’umanità è pronta ad affrontare una nuova pandemia? – curiosauro.it

La pandemia del futuro. Siamo pronti?

Parlano abbastanza chiaro i risultati del Global Health Security Index 2021. Si tratta di un report che assegna un punteggio da 0 a 100 ai centonovantacinque Stati del mondo in base alla loro capacità di rispondere a epidemie e pandemie. Dal 2019, anno dell’avvento del Covid, a oggi, non è cambiato molto per la sicurezza sanitaria della popolazione. Nel 2019, quando venne pubblicato il primo GHS Index, il punteggio era di 40,2 su 100. E ora la media globale è scesa a 38,9.

Scoppierà davvero una nuova pandemia? I virologi, e i biologi in generale, non hanno dubbi: sarà così. E, a quanto pare, non saremo pronti ad affrontarla, nonostante il faticoso e traumatico percorso di questi ultimi anni di convivenza con il coronavirus.

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Certo, abbiamo acquisito un po’ d’esperienza in fatto di gestione della crisi sanitaria e in termini politici (ora i Governi sanno cosa significa imporre restrizioni e investire sulla ricerca). Ma le criticità sono ancora alte e diffuse. La maggior parte degli Stati del mondo non riesce a gestire l’attuale pandemia e probabilmente molti sarebbero distrutti da una nuova emergenza sanitaria. Cosa manca? Secondo GHS mancano l’efficienza del sistema sanitario, rispetto delle norme, una buona organizzazione logistica e una funzionale comunicazione fra politica e cittadini.

La classifica GHS: Stati buoni e Stati cattivi

Grafico del GHS Index (ghsindex.org) – curiosauro.it

La classifica stilata dal report prende dunque in analisi diversi fattori. Si parte dalla forza del sistema sanitario, si passa alla logistica, allo stato delle infrastrutture e si finisce con la fiducia dei cittadini nei confronti del Governo. Se v’interessa, l’Italia si è piazzata fra le prime cinquanta. In particolare ha risposto positivamente a molti requisiti, ma non a tutti. Per questo si è piazzata al quarantunesimo posto a livello globale con 51,9 punti su 100. Meglio di noi troviamo la Germania, la Francia, la Gran Bretagna e anche la Spagna.

E che scarto c’è stato per l’Italia dal ranking del 2019? Zero. Siamo allo stesso identico punteggio. Quindi non siamo migliorati, nemmeno di mezzo punto.

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In testa alla classifica mondiale ci sono gli Stati Uniti, con 75,9 punti. Al secondo posto troviamo l’Australia con un punteggio di 71,1. Al terzo, c’è il primo Stato europeo, ossia la Finlandia, con 70,9 punti. All’ultimo posto, ecco tre nazioni: Somalia, Yemen e Corea del Nord, con un misero punteggio di 16 su 100.

Che cosa ci ha insegnato l’emergenza legata al Covid-19 – curiosauro.it
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