Si chiama Ziva Face Trainer: il fotorealismo non è mai stato così vero

Oramai la tecnica digitale di riproduzione e animazione delle immagini è sempre più vicina alla massima fedeltà di rappresentazione e quindi al realismo. Grazie all’intelligenza artificiale, i developer possono imitare e superare il vero con immagini molto nitide e credibili. Con l’avvento di Face Trainer, l’ultima creazione di Ziva Dynamics, il fotorealismo diventa però non solo possibile ma anche alla portata di tutti. Scopriamo di cosa si tratta…

Ziva Face Trainer (captured) – curiosauro.it

Arriva Ziva Face Trainer, simulatore di espressioni facciali perfette

Il virtuale supera il reale. Un volto animato in 3D sarà presto indistinguibile da un video preso dal vero. Sembra impossibile, e a tratti inquietante, ma è così. Un programma chiamato Ziva Face Trainer apre nuove frontiere nel settore del fotorealismo digitale.

Ziva Face Trainer è un programma utile per generare in tempo reale volti dalla mimica facciale iperrealistica. Il lavoro è svolto su Unreal Engine 5 in 4K a 60 frame al secondo. Lo strumento attualmente disponibile online è in fase sperimentale, e potrà essere implementato all’interno di qualsiasi progetto (animazione, videogame, opere d’arte). In pratica si tratta di scalare e animare ogni possibile materiale statico acquisito. Fotografie, disegni, video…

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Ma come fa il programma a dare espressioni mobili a un volto? Per animare un viso con espressioni realistiche, smorfie e pigli umanissimi, il software utilizza una libreria di oltre 15 terabyte di dati in quattro dimensioni elaborati attraverso il machine learning. L’elaboratore è insomma messo in condizione di riconoscere e modificare oltre settantaduemila espressioni differenti e poi riproporle su qualsiasi volto progettato in 3D.

Creare un volto animato super-realistico con ZRT

Ziva ZRT – curiosauro.it

L’elaborazione completa di un uomo o una donna è possibile direttamente online, in trenta minuti. Con Ziva è tutto abbastanza semplice. L’acquisizione di un volto è guidata, e la preparazione del progetto richiede un tempo variabile a seconda delle skill utilizzate. Caricato il volto che vogliamo animare, ha inizio il processo di animazione. Per lo sviluppo abbiamo bisogno di programmi ad hoc, come Wrap3 oppure Maya. Si tratta di programmi che ci aiutano a individuare i riferimenti sul viso, su cui effettuare il wrapping. Da ciò si ottiene una mappa tridimensionale delle zone di movimento. Un semplice intervento manuale verrà a questo punto richiesto per smussare le asperità e le imperfezioni più evidenti.

ZRT permette di generare movimenti espressivi precisi e sempre mutevoli. Sarà insomma impossibile distinguere un volto virtuale da un volto reale.

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Se siete curiosi potete testare il software in maniera gratuita sul sito ufficiale attraverso la Beta interattiva, accessibile però soltanto su invito. Sul web girano già molti tutorial, e sono tutti interessantissimi. Dove ci porterà questa nuova generazione di fotorealismo è ancora difficile da prevedere. Eticamente si aprono molte questioni di elevata gravità. Ma da un punto di vista prettamente grafico, novità del genere non possono che entusiasmarci!

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