Se non trovi lavoro, potresti provare la carriera da punching bag: c’è qualcuno che guadagna così!

Per superare la crisi e portare un po’ di soldi in casa, ci sono uomini disposti a qualsiasi cosa. Hasan Riza Gunay, per esempio, lavora come punching bag vivente. Proprio così, so vende ai suoi clienti come sacco da boxe umano. E lo fa dal 2010.

Hasan vive a Istanbul e si guadagna da vivere lasciandosi picchiare dai suoi clienti. Da un po’ di tempo ha anche acquisito una regolare licenza di lavoro. Sul documento la sua professione è indicata come “stress coach“.

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Un paio di colpi a un punching bag umano… (Pixabay) – www.curiosauro.it

Il punching bag vivente: lo pagano per prenderlo a pugni

Pare che il nostro Hasan Riza Gunay si sia ispirato a un film interpretato dall’attore comico turco Kemal Sunal Sark Bulbulu, Portami Mazlum, il cui protagonista si lascia picchiare volontariamente. E così Hasan offre il suo corpo come punching bag a tutti coloro che hanno bisogno di sfogarsi. Gente arrabbiata o annoiata. Individui depressi o nervosi, che hanno voglia di sfogare un po’ di frustrazione picchiando qualcuno che non si difende, per alleviare lo stress o farsi quattro risate.

C’è chi va dallo psicologo, c’è chi prova la meditazione e c’è chi prova a sfogarsi con la boxe. Ma se non sei ben allenato, sul ring, rischi di prenderle. Ecco perché in molti, in Turchia, si rivolgono ad Hasan, che subisce tutti i colpi senza reagire. Questo è forse il lato più delicato e importante della professione.

Un business insolito

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Sfogarsi con un sacco da boxe umano: ora è un lavoro (Pixabay) – www.curiosauro.it

A quanto pare il lavoro da punching bag paga bene. E così Gunay riesce a tirare avanti da più di dieci anni. Sì, si fa prendere a pugni da estranei. Ma ha messo da parte abbastanza soldi per ritirarsi presto. Ormai ha quasi settant’anni e intuisce che non potrà continuare a fare il sacco da boxe ancora a lungo. Magari in futuro Hasan potrebbe diventare un maestro. “Vorrei formare altre persone potenzialmente interessate a fare questo lavoro”, ha spiegato. “Sì, vorrei passare i miei guanti alla nuova generazione”.

Per rendere soddisfatto il cliente, la cosa principale da fare è subire senza reagire. Certe volte, i clienti sono davvero brutali e accaniti. Ma Hasan non la prende mai sul personale: è un professionista. Si lascia anche insultare. E fino a oggi non ha mai subito infortuni gravi. Per svolgere il suo ruolo da punching bag umano deve indossare un equipaggiamento protettivo e deve allenarsi regolarmente per tenersi in forma.

Ogni sessione dura una decina di minuti. E le sessione sono massimo quattro al giorno. Di più potrebbe essere pericoloso. Altro particolare: Hasan ha così tante richieste che può anche scegliere da chi farsi picchiare. “Vado a simpatia“, ha rivelato.

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