Per non separarsi dal cane si salvò da una delle più grandi stragi della storia: scopriamo di chi stiamo parlando

L’amore per i propri animali a volte fa fare cose davvero incredibili, cose che spesso cambiano drasticamente gli eventi della vita. Come in questo caso, dove una donna decise di non separarsi dal suo cane nonostante la tragedia imminente. Scopriamo quale.

L’amore per il suo cane la portò a fare una delle scelte più difficili della sua vita, una scelta di cui è stata convinta fino alla fine. Una fine fatta d’amore e di morte.

L’amore incondizionato tra l’uomo e il cane – (amoreaquattrozampe) – curiosauro.it

L’amore per il cane

La storia riguarda una passeggera del Titanic che rifiutò un posto per salvarsi pur di non separarsi dal suo cane. Una storia d’amore commovente quella tra Ann Elizabeth Isham e il suo animale, una storia che è diventata una leggenda. Nell’aprile del 1912, la donna con il suo gran danese sarebbe dovuta arrivare da Cherbourg a New York con la nave Titanic, ritenuta una delle più sicure del tempo. Purtroppo sappiamo tutti come è finita.

Ann e il suo cane persero la vita, anche se la donna si sarebbe potuta salvare. Quando la nave cominciò ad affondare, le persone che viaggiavano in prima classe, come Ann, furono le prime ad essere sistemate nelle scialuppe di salvataggio. La donna, quindi, aveva una speranza reale di potersi salvare, anche se avrebbe dovuto lasciare il suo cane a causa delle dimensioni troppo grandi dell’animale. Per questo motivo, alla fine, Ann cambiò idea e lasciò il suo posto ad un’altra persona.

Il Titanic – (caffeinamagazine) – curiosauro.it

Una scelta di amore e morte

La donna amava talmente tanto il suo cane che non avrebbe mai potuto abbandonarlo. Prese una decisione difficile, forse consapevole che sarebbe morta, ma l’amore era così forte che nulla poté farle cambiare idea. Nelle scialuppe di salvataggio le vite umane avevano la priorità su quelle dei cani e così Ann decise di ritornare sul Titanic per ricongiungersi con il suo fedele amico. Lei fu una delle quattro passeggere di prima classe che quel 15 aprile 1912 persero la vita dopo l’affondamento. Si ipotizza che tra i corpi trovati galleggianti nell’Oceano Atlantico ci fosse quello di una donna che stava abbracciando il collo di un cane.

Solitamente gli animali potevano essere portati a bordo solo dalle persone che viaggiavano in prima classe. Secondo una mostra alla Widener University Art Gallery in Pennsylvania realizzata nel 2012, furono 12 i cani che viaggiarono nel Titanic, ma non si scarta la possibilità che anche altri passeggeri portassero di nascosto, senza registrarli, i loro amici a quattro zampe. Purtroppo solo tre dei dodici cani confermati a bordo del transatlantico sono sopravvissuti alla tragedia.

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