Lo abbiamo tutti, basta ascoltarlo. Si attiva in caso di pericolo… mortale

Si attiva soprattutto quando percepiamo un pericolo e ci avverte che dobbiamo salvarci, spesso anche dalla morte. È presente in tutti noi, basta ascoltarsi, e alcuni lo utilizzano in ogni ambito della propria esistenza.

Non è sempre facile gestirlo perché spesso ci si chiede se sia reale. Lo abbiamo tutti, anche se c’è chi non ci crede o non riesce a controllarlo.

Il sesto senso che ci salva la vita – (cinematographe) – curiosauro.it

Si attiva sempre…

… perché lo abbiamo tutti, basta imparare ad ascoltarlo. È il nostro sesto senso, che alcuni chiamano istinto, che spesso ci salva da situazioni che potrebbero essere pericolose. Anche gli scienziati affermano che esiste e che si attiva in circostanze specifiche e con determinate modalità, soprattutto in situazioni di emergenza, dove agire prontamente può essere vitale.

Uno studio condotto dal team di Marwa El Zein dell’Inserm (Istituto francese di sanità e ricerca medica) e della Scuola Normale Superiore di Parigi, ha dimostrato che i nostri neuroni sono più reattivi quando ci troviamo di fronte a una minaccia o a un pericolo imminente. Quindi, se vi doveste trovare in situazioni del genere fate caso a quello che state percependo in quel momento.

Il sesto senso che ci salva la vita – (cinquecolonne) – curiosauro.it

La spiegazione

Secondo gli scienziati occorrono circa 200 millisecondi per captare il pericolo. Ma non per tutti. Le persone ansiose, infatti, hanno una capacità estrema di reagire a un problema, molto più velocemente di quelle tranquille. Dite che l’ansia aiuta? A volte forse sì, ma a mio avviso anche essere dei buoni osservatori fa la differenza. Chi è più attento, infatti, si accorgerà prima di certe emozioni che stanno provando altre persone, come la rabbia, la cattiveria o l’invidia.

Per esempio, saranno i più sensibili che nella folla si accorgeranno di essere osservati in un certo modo e che, in caso di pericolo, avranno più chances di salvarsi. I ricercatori spiegano il fenomeno chiamando in causa l’evoluzione. Pensano infatti che l’uomo abbia sviluppato questo istinto già nell’era primitiva, quando viveva accanto a predatori che avrebbero potuto attaccarlo, morderlo o pungerlo. Sentire e riconoscere il sentimento della paura, anche attraverso il sesto senso, poteva aiutarlo ad individuare il pericolo e a mettersi in salvo.

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