Hai problemi al fegato? Se lo utilizzi starai subito bene

Diversi studi testimoniano che è un toccasana per i problemi al fegato. I benefici che apporta sono tanti, anche se bisogna sempre fare attenzione alle quantità da ingerire. Vediamo insieme gli aspetti positivi per stare bene.

La natura spesso ci aiuta a livello fisico, basta saperla utilizzare nel miglior modo possibile.

Il cardo mariano che fa bene al fegato – (cdi) – curiosauro.it

Un fegato che sta bene

Quando si parla di salute e depurazione del fegato, in fitoterapia il primo riferimento diventa il cardo mariano. Le virtù di questa pianta sono note fin dall’epoca romana. Grazie a uno dei suoi componenti attivi, la silimarina, questa pianta rinnova i tessuti del fegato e lo libera da scorie e tossine. Inoltre, si dimostra un valido aiuto anche come tonico e decongestionante per tutte le patologie più lievi che interessano l’organo, proteggendolo da stress ossidativo e processi infiammatori.

Appartiene alla famiglia delle Asteraceae o Compositae, la stessa dell’echinacea e del tarassaco, e si trova facilmente in natura allo stato spontaneo. Il termine mariano fa riferimento a Maria, madre di Gesù. Secondo una leggenda, infatti, le caratteristiche striature bianche ben visibili sulle foglie della pianta, sarebbero provocate dal latte colato dal seno della Vergine mentre allattava suo figlio.

Il cardo mariano che fa bene al fegato – (tuttogreen) – curiosauro.it

Benefici del cardo mariano

I frutti di cardo mariano sono ricchi di una miscela di flavolignani. Questo mix di molecole è responsabile delle sue proprietà benefiche:

  1. Protegge il fegato.
  2. È un ottimo digestivo.
  3. Antiossidante.
  4. Antinfiammatorio.
  5. Immunomodulante.
  6. Rigenerativo.
  7. Ipo-glicemizzante.
  8. Ipo-colesterolemizzante.

Le foglie del cardo hanno, invece, proprietà digestive e diuretiche, e aiutano a promuovere la comparsa del ciclo mestruale. Se si hanno difficoltà a reperirle in vendita, si possono prelevare da esemplari in natura e utilizzarle per preparare infusi. A prescindere dai vari benefici che apporta, il cardo mariano è comunque utile soprattutto per i disturbi che riguardano il fegato. I flavolignani che lo compongono infatti :

  1. Proteggono l’organo dall’azione nociva di cure farmacologiche e alcool (a meno che non si abusi nell’utilizzo di quest’ultimo n.d.r.).
  2. Neutralizzano i radicali responsabili della tossicità a livello epatico.
  3. Riducono l’infiammazione e promuovono la rigenerazione delle cellule del fegato.

Esternamente, invece, le preparazioni a uso topico che contengono estratti di cardo mariano sono indicate per combattere macchie della pelle, rughe, dermatiti e sintomi cutanei della psoriasi.

Come si utilizza?

Il cardo mariano può essere assunto in infuso da preparare con un cucchiaino di semi in acqua calda per un quarto d’ora. La tisana si può bere fino a tre volte al giorno dopo i pasti. In commercio esistono anche estratti secchi o liquidi, in capsule, compresse o gocce da somministrare in base alle indicazioni del produttore. Esiste, poi, anche una tintura madre di cardo mariano, che si può assumere da una a tre volte al giorno, diluendone 30 gocce in poca acqua.

Questa pianta non ha particolari controindicazioni ed è un rimedio sicuro. Il suo utilizzo è sconsigliato solo nel caso si soffra di allergie alla famiglia delle Asteraceae (e, ovviamente, se si è allergici al cardo mariano), e anche nel caso si soffra di pressione alta. In ogni caso, è sempre meglio chiedere un parere al proprio medico curante se, in concomitanza, si assumono altri farmaci o si seguono terapie farmacologiche particolari. Ricordatevi: mai rischiare!

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