Un solo gesto può mettervi nei guai: ecco cosa penseranno di voi se lo fate

Già nell’antica Grecia si era soliti porre indice e pollice a formare un anello mentre si tenevano le altre dita estese. Un gesto antico quanto il mondo… che compare nell’arte già dal V secolo a.C. in statue e vasi dipinti.

Non è sempre ok fare il gesto OK. In Russia e in Cina questa segno fatto con le mani implica un messaggio volgare od offensivo. Negli Stati Uniti, negli ultimi anni, ha assunto una pericolosa caratterizzazione razziale.

Gesto - curiosauro.it
Gesto – curiosauro.it

La storia di un gesto antico e controverso

Pare che il gesto dell’OK, che oggi interpretiamo come inequivocabile espressione traducibile con un “va tutto bene“, sia nato come come comunicazione d’amore. Il tocco fra pollice e indice nell’antica Grecia imitavano le labbra che si baciano. Il gesto assunse un significato di assenso o di approvazione solo più tardi. Più o meno nel I secolo d.C., a Roma. Il grande retore Quintiliano lo utilizzava infatti come rafforzativo durante le orazioni e consigliava ai suoi discenti di riprodurlo in tribunale e nei comizi per esprimere compiacimento o soddisfazione.

Anche le raffigurazioni buddiste e indù prevedono questo segno come simbolo di perfezione interiore. Capita spesso infatti di vedere statue del Buddha che presentano l’illuminato con una mano disposta a esprimere un ok… Sempre lo stesso gesto era usato anche a Napoli, durante tutta l’Antichità e il Medioevo come segno intimo, di natura sentimentale o sessuale. Con il tempo poi il gesto è stato usato per esprimere precisione discorsiva, concentrazione e puntualità.

Uso anglosassone

Buddha ok
Anche il Buddha dice che è tutto ok… (wikipedia) – www.curiosauro.it

Il gesto antico è diventato moderno con l’uso universalizzato diffusosi in contesto anglosassone. Con l’avvento del cinema, il simbolo gestuale dell’OK è stato di nuovo riportato in auge. Da allora si dice che le dita mimino le due lettere: la O e la K. Ma come abbiamo visto, l’origine di questo atteggiamento gestuale è più remota e varia di quanto si possa immaginare. Secondo alcuni storici tutto partì quando a metà Ottocento un candidato sindaco tappezzò una città con le sue iniziali, che tutti credettero significare oll korrect, pronuncia di all correct , cioè tutto esatto, tutto giusto.

Negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti, si è discusso tantissimo sull’uso o abuso distorsivo del gesto in alcuni ambienti reazionari. Pare infatti che l’OK sia interpretato da razzisti e suprematisti come segno di riconoscimento e slogan, a sintetizzare l’espressione “white power”, ossia potere bianco. Anche l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato criticato per aver utilizzato questa gestualità in riferimento a dichiarazioni fraintendibili. Insomma, bisogna stare molto attenti a come si usano le dita e a cosa si vuole esprimere. Basta un attimo di distrazione e non sappiamo più cosa stiamo comunicando!

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