In fondo all’oceano c’è un ingrediente che usiamo ogni giorno in casa: sapete di cosa si tratta?

Sapevamo che la posidonia è un’alga utilissima agli oceani e all’uomo. Di norma la descriviamo come l’organismo che meglio di qualsiasi altro assorbe l’anidride carbonica. Tale capacità deriva dalle rizosfere del vegetale, ossia dai sedimenti (i punti in cui le piante si collegano al fondale). Dei ricercatori hanno capito che, grazie a queste alghe, c’è zucchero in fondo agli oceani…

Le rizosfere sono importatissime anche perché sintetizzano zuccheri, principalmente saccarosio… Questi zuccheri si accumulano in grandissime concentrazioni, quasi ottanta volte superiori alla massima concentrazione osservata negli ambienti marini. Si tratta di una scoperta a suo modo sorprendente, dato che di questi zuccheri non rimane traccia. E come mai? Perché vengono subito consumati dai microrganismi.

Alghe: perché sono così importanti per la salute della Terra? (wikipedia) - www.curiosauro.it
Alghe: perché sono così importanti per la salute della Terra? (wikipedia) – www.curiosauro.it

Posidonia e zuccheri, un legame inatteso

La posidonia oceanica è un’alga dall’enorme importanza. Di certo è la più diffusa nel mondo e fra le forti fanerogame marine. Come sappiamo quest’alga costituisce di fatto la base per moltissimi ecosistemi ecologicamente complessi. Rappresenta un habitat importante per i pesci, stabilizza i fondali marini, rimuove gli inquinanti e determina il corretto ciclo biogeochimico dei mari profondi. Sappiamo poi che le posidonie sono efficaci nel catturare l’anidride carbonica, che seppelliscono come materia organica nei loro sedimenti.

Rispetto ai vegetali terresti, quest’alga è capace di catturare l’anidride carbonica molto più velocemente. Alla fine di questo processo, le alghe espellono alte concentrazioni di carbonio organico disciolto (DOC), che si presume venga poi metabolizzato almeno parzialmente dai microrganismi presenti nei sedimenti che circondano i rizomi e le radici.

Dei ricercatori tedeschi hanno ora osservato e dimostrato tramite esperimenti che, in condizioni di basso ossigeno, la posidonia sintetizza moltissimi zuccheri semplici, rendendo di fatto l’acqua dolce. Quindi c’è zucchero in fondo agli oceani? La risposta è sì… Le analisi dei ricercatori indicano però che questo zucchero sparisce subito, in parte consumato dai microrganismi che vivono intorno alle piante e in parte perché sfruttato dall’alga stessa. Pare infatti che il consumo microbico di queste fonti reattive di carbonio organico sia inibito dalla presenza di composti fenolici nella rizosfera dell’alga.

Zucchero negli oceani, le conclusioni della ricerca

C’è dello zucchero in fondo agli oceani? (Pixabay) – curiosauro.it

Lo studio, pubblicato su Nature, ha rivelato che le grandi quantità di zucchero, trovate sui fondali degli oceani, sono sì prodotte dalle alghe ma non entrano del tutto nel circuito microbico. E questa evidenza rivela una certa importanza nel processo di cattura dell’anidride carbonica. L’accumulo di saccarosio è causato dalla presenza di sostanze fenoliche, da processi biotici e abiotici, e in generale da un processo molto complesso in cui entrano diversi elementi.

Possiamo pensare che la posidonia depositi saccarosio nei propri sedimenti per ottenere energia e portare a termine tutte le sue funzioni. Una parte di questi zuccheri però è rilasciata, forse per un meccanismo evolutivo atto ad affrontare il metabolismo di overflow durante i periodi di alta produttività. Insomma, per non sovraccaricarsi di zuccheri, l’alga li rilascia, in un processo osmotico.

Impostazioni privacy