Due astronomi della Specola Vaticana rivoluzionano la nostra comprensione dell’Universo primordiale

Due ricercatori della Specola Vaticana, ovvero l’osservatorio astronomico del Vaticano con sede a Castel Gandolfo, hanno confutato Einstein e i calcoli iniziali sul Big Bang. In pratica hanno proposto un nuovo modello matematico per interpretare e spiegare il momento iniziale di sviluppo dell’Universo.

Quanta gravità era attiva nei primi istanti di vita dell’Universo? La questione è molto delicata e intricata. In estrema sintesi, fino a oggi, per orientarci nella preistoria del cosmo, ci siamo basati sul modello della relatività generale di Einstein. Ma secondo i ricercatori vaticani i calcoli sarebbero poco appropriati.

Il mistero del Big Bang svelato da due astronomi della Specola Vaticana (Pixabay) – curiosauro.it

I ricercatori della Specola Vaticana danno vita a una nuova teoria matematica per spiegare il Big Bang

La nuova prospettiva interpretativa suggerita dai due ricercatori della Specola Vaticana appare matematicamente raffinata e scientificamente rilevante. E secondo i commentatori che l’hanno già valutata potrebbe innescare una vera e propria rivoluzione nella nostra comprensione dell’Universo primordiale. Nella ricerca, pubblicata sulla rivista Physical Review D, il padre gesuita Gabriele Gionti e don Matteo Galavernin della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla provano a spiegare le fasi di sviluppo iniziali dell’Universo (la sua espansione esponenziale) e l’inflazione cosmica superando i calcoli (non troppo soddisfacenti) mutuati dalla relatività generale di Einstein del 1915.

Gli astronomi della Specola Vaticana si sono concentrati sulla teoria di Brans-Dicke. Si tratta dell’approssimazione più quotata per tracciare una teoria quantistica della gravità, dove la gravità quantistica combina la relatività generale di Einstein (che spiega il comportamento della materia su larga scala) e la meccanica quantistica (che descrive la fisica su scale microscopiche).

La teoria di Brans-Dicke è però tanto utile quanto complicata e critica. Matematicamente può essere solo semplificata e quindi falsata in ogni suo utilizzo.

La soluzione dell’Osservatorio di Castel Gandolfo

La Specola Vaticana di Castel Gandolfo, un centro di elevata importanza scientifica (wikipedia) – curiosauro.it

Nello specifico, i dati ricavati dalla relatività generale non appaiono mai matematicamente equivalenti ai dati derivanti dalla meccanica quantistica se applicata all’inflazione cosmica. I ricercatori vaticani hanno scoperto inoltre un limite in cui la forza gravitazionale tende all’infinito mentre la velocità della luce si avvicina a zero.

L’Osservatorio Vaticano (o Specola Vaticana) è uno dei più antichi istituti di ricerca e formazione astronomica al mondo. Si tratta di un’istituzione sostenuta dalla Santa Sede. In origine aveva sede presso il Collegio Romano, a Roma, ma oggi si trova a Castel Gandolfo. La Specola utilizza per le sue osservazioni il telescopio presso l’Osservatorio Internazionale di Mount Graham negli Stati Uniti. Da molti anni gli astronomi della Specola Vaticana partecipano attivamente alla ricerca scientifica con scoperte astronomiche e astrofisiche di rilievo accademico e scientifico.

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