La benzina bianca è il futuro dell’elettrico

È stato definito come oro bianco o benzina bianca, per via sia del suo colore sia dell’importanza economica che sta sempre più acquisendo nella corsa all’elettrificazione dei trasporti.

Stiamo parlando del litio, un metallo sempre più richiesto nella produzione di auto elettriche. Non è però facile da reperire, soprattutto qui in Europa. Ma c’è uno Stato che forse ci aiuterà. Vediamo di chi si tratta!

Miniera di litio in Portogallo – curiosauro.it

Benzina bianca per tutti

È il Portogallo lo Stato europeo che potrebbe garantire un approvvigionamento di litio sufficiente al mercato del vecchio continente. Questo metallo sarà, secondo le previsioni, in grado di spingere la produzione di auto elettriche che, entro il 2035, sarà dominante. Da qualche anno, Lisbona ha scoperto di avere un tesoro nascosto, nel quale sta investendo la società Savannah Resources che lavora alla costruzione di miniere di litio in Portogallo dal 2017.

La società ha ottenuto i permessi di esplorazione dal governo e ha già individuato nella zona di Covas do Barroso, a nord est di Porto, giacimenti di spodumene, minerali molto ricchi di litio, contenenti quasi 287.000 tonnellate di questo metallo prezioso. L’idea è quella di costruire la più grande miniera europea di litio, in grado di produrre le batterie per almeno 700 mila veicoli elettrici all’anno per circa dieci anni.

Miniera di litio in Portogallo – curiosauro.it

Il Portogallo e la sua benzina bianca

Per il Portogallo si tratta di un’occasione unica, soprattutto per uscire dalla lunga crisi economica che ha dovuto sopportare negli ultimi tempi. Anche per l’Unione Europea è una grande chances per ridurre la dipendenza dalle importazioni di litio, in particolare dalla Cina. Questa, in effetti, controlla oggi il 40% della produzione mondiale del metallo contro il 3% in mano all’Europa: un divario decisamente notevole! Ecco perché l‘oro bianco portoghese fa così gola.

L’inizio dell’estrazione è previsto per il 2024 e molti nuovi investimenti, sia pubblici che privati, si stanno profilando all’orizzonte. Per esempio, l’impresa svedese North Volt e il gruppo petrolifero portoghese Galp hanno già sottoscritto una joint venture per la costruzione di una fabbrica che converta il litio in batterie. Purtroppo, però, non tutti sono d’accordo con questa iniziativa economica. Una delle associazioni contrarie è proprio la Mining Watch, preoccupata, insieme agli agricoltori locali, dell’impatto ambientale della miniera.

Le proteste

Nos Nelson Gomes, imprenditore agricolo di Covas do Barroso, afferma che l’estrazione del litio avviene a una profondità tra i cento e i trecento metri, e questo può comportare:

  1. Scorie e ampi crateri nel paesaggio.
  2. Lo schiacciamento di tonnellate di pietra (che causano tempeste di polvere nella zona).
  3. La probabilità che le fonti di acqua si prosciughino.

Le proteste degli abitanti dei villaggi hanno avuto finora poco effetto, anche se il rilascio delle concessioni procede con lentezza agonizzante a causa delle molte obiezioni. Il problema è, continua Gomes, che:

Il modello che stiamo seguendo per estrarre questo litio è lo stesso che stiamo facendo con i combustibili fossili. Questo significa che continuiamo a distruggere gli ecosistemi e la vita delle persone che vivono qui. Continuiamo a consumare, quando dovremmo consumare meno”.

Non tutti, però, sono d’accordo con il catastrofismo di agricoltori e ambientalisti locali. Alexandre Lima, professore di geologia all’Università di Porto, è una delle voci fuori dal coro:

Il Portogallo ha le maggiori riserve europee di litio necessarie all’industria. Questa è una buona notizia. Tutto ciò che rende l’Europa non dipendente da materiali che altrimenti dovrebbero venire da fuori è una buona cosa per me“.

Per il professore, il litio può essere estratto in modo sicuro e averlo in Europa sarà molto positivo, non solo per una questione economica di importazioni. Rispetto alla Cina, infatti, l’UE effettua controlli sociali e ambientali migliori e più capillari, rispettando soprattutto i diritti dei lavoratori (aspetto, questo, che la Cina non considera importante, come quello ambientale del resto n.d.r.).

Miniere di litio nel mondo – curiosauro.it
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