Sonno: dimmi come dormi e ti dirò come stai

Ci sono tante tipologie di sonno, c’è chi si addormenta più facilmente, chi ha più difficoltà, chi si sveglia spesso:sonnj ecco come è possibile

Ci sarebbero 17 tipologie di sonno. A confermarlo uno studio condotto su oltre 100 mila britannici. Ci sarebbero 5 macro-categorie di sonno: si parte dall’includere coloro che soffrono di insonnia, poi ci sono coloro che hanno continui risvegli di notte, nella terza categoria sono inclusi coloro che dormono sufficientemente o coloro che non riposano abbastanza. Nella quarta sono unite ben sette sottocategorie e l’ultima include chi dorme beatamente durante la notte insieme a coloro che non hanno necessità di appisolarsi durante il giorno.

Sonno, dimmi come dormi e ti dirò come stai- curiosauro.it- 10042022
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La diversità del sonno umano

Ci sono diversi fenotipi del sonno umano che vengono definiti su base di variabili genetiche e ambientali. Sul PNAS è stato pubblicato lo studio che ha portato alla individuazione delle diverse tipologie di sonno. Si tratta di individuare la relazione tra disturbi del sonno e i disturbi psichiatrici. La salute passa anche per il sonno. Ad esempio una persona notturna rende di meno durante il giorno. La mancanza di sonno porta al deterioramento cognitivo. Nel 70% delle situazioni di stress deriva da compromissione del sonno.

Lo studio dei ritmi circadiani per individuare le persone “del mattino” e “della notte”

Sonno, dimmi come dormi e ti dirò come stai- curiosauro.it- 10042022
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Ci sono diciassette indici comuni di sonno. Lo studio si basa sulle finestre di sonno. C’è una finestra una finestra di sonno breve (dove la soglia è stata impostata su 3,75 ore) e una finestra di sonno lungo. Studiando i ritmi circadiani e misurando il tempo del sonno nei soggetti che hanno preso parte allo studio è stato possibile individuare le cosiddette “persone del mattino” e ” persone della notte”. La differenza tra i due ha altresì dato la possibilità di individuare ritmi circadiani lunghi generalmente in soggetti con disabilità e con poca esposizione alla luce del sole. Studiare il ” sonno- veglia” permette di sviluppare nuove terapie d’urto contro i disturbi depressivi e da stress.

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