L’incredibile vita e la misteriosa morte del cosmonauta russo Jurij Gagarin

Il 27 marzo 1968 il cosmonauta russo Jurij Gagarin scomparve in un incidente aereo le cui cause non sono mai state del tutto chiarite. Il mondo lo ricorda come il primo uomo a viaggiare nello Spazio. In Russia è considerato un eroe nazionale. Quella sua breve incursione nello Spazio del 1961 (poco più di cento minuti) ha di fatto cambiato la storia.

Jurij Gagarin non fu solo un cosmonauta. Fu innanzitutto un esperto aviatore, un ufficiale militare. Ed è stato anche un politico. Nacque nel distretto di Gžatsk, a Smolensk, nel 1934. E morì in un incidente aereo presso Mosca, nel 1968.

Questo ufficiale dell’aeronautica militare è stato il primo, vero astronauta della storia. E tutti ancora celebriamo la sua impresa: il 12 aprile 1961, compì a bordo del veicolo spaziale Vostok I una rivoluzione intorno alla Terra.

Il cosmonauta Gagarin, una celebrità internazionale e insignito del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, il massimo onore della vecchia URSS (wikipedia) – curiosauro.it

Le gesta di Jurij Gagarin

La durata complessiva del volo fu di 108 minuti. Dopodiché il veicolo sovietico atterrò nella regione di Saratov. Quel rientro non era per nulla scontato. Gagarin era pronto a morire nello Spazio. L’orbita del Vostok I aveva l’apogeo di 302 chilometri, il perigeo di 175, il periodo di circa 90 minuti, inclinazione orbitale di circa 65º rispetto al piano dell’equatore. La massa del veicolo, invece, era di circa cinquemila chili.

Gagarin nacque a Klušino, un piccolo villaggio nell’oblast’ di Smolensk. I suoi genitori lavoravano in una fattoria collettiva e si arrangiavano con lavoretti manuali. Suo padre era un falegname. La madre Anna Timofeevna Gagarina era una contadina. Jurij aveva tre fratelli, tutti contadini. Con l’invasione nazista della Russia i Gagarin abbandonarono la fattoria. I suoi due fratelli più grandi furono deportati in Polonia. Poi la famiglia si trasferì a Gžatsk.

Il giovane Jurij Gagarin sognava un futuro da operaio: lavorò come fonditore in un’acciaieria. Intanto seguiva le lezioni serali. Prese il diploma nel 1951, e poi si specializzò in uso di macchine agricole. Si iscrisse poi a un aeroclub, e iniziò a pilotare un biplano. Arruolatosi nell’esercito, divenne luogotenente nelle forze aeree sovietiche.

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Presto si diplomò alla scuola di volo e venne inviato alla base aerea di Luostari. Appassionato di Spazio, si candidò come pilota o meccanico per le prossime missioni spaziali sovietiche. A sorpresa, la sua candidatura fu accettata. Dopo tre anni di addestramento, Jurij fu scelto come cosmonauta per il primo volo umano nello Spazio.

Ritorno sulla Terra e morte

Il casco originale usato dal cosmonauta (wikipedia) – curiosauro.it

Dopo aver compiuto l’impresa, Gagarin divenne uno dei russi più famosi del mondo. Girò il mondo per parlare della sua esperienza, quindi divenne deputato dell’Unione Sovietica. La vita da politico e da conferenziere non gli piaceva. Così, iniziò a riqualificarsi come pilota da combattimento.

Gagarin morì il 27 marzo 1968. Aveva trentaquattro anni, ed erano passati solo sette anni dalla sua grande impresa. Era a bordo di un piccolo caccia MiG-15UTI, schiantatosi al suolo nelle vicinanze della città di Kiržač. Con lui c’era l’istruttore di volo Vladimir Serjogin. I corpi di Gagarin e Serjogin vennero cremati e le loro ceneri poste presso le mura del Cremlino a Mosca.

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Quella morte è ancora misteriosa. La causa dell’incidente è sempre stata un segreto di Stato. Ecco perché sono sorte diverse teorie al riguardo. Sui fatti hanno indagato l’Aeronautica sovietica, le commissioni ufficiali del Governo e il KGB. Nessuna verità è stata mai dimostrata.

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