Ritrovata la nave perduta di Shackleton: affondò 107 anni fa in Antartide

Alcuni scienziati hanno trovato e poi filmato una delle navi più grandi mai naufragate nella storia. Parliamo di un relitto risalente a centosette anni fa, guidato dall’esploratore antartico Ernest Shackleton. Cosa è successo all’Endurance? Ecco la storia di una nave affondata nel mare di Weddell, in Antartide, nel 1915.

Relitto ritrovato in Antartide (BBC) – curiosauro.it

A centosette anni dall’affondamento, riecco la Endurance, la nave perduta dell’esploratore antartico Ernest Shackleton

Il grande relitto è stato ritrovato nei giorni scorsi sul fondo del mare di Weddell, in Antartide. Storicamente sappiamo che la nave impattò una colonna di ghiaccio e affondò nel 1915, costringendo Shackleton e i suoi uomini a scappare affidandosi a delle piccole imbarcazioni e poi ad avventurarsi senza attrezzature di sopravvivenza nell’inospitale continente antartico. Ciò che più colpisce di questa scoperta è che il relitto dell’Endurance sembra in ottime condizioni. Il freddo ha conservato benissimo il reperto.

La nave è sprofondata almeno tre chilometri. Si trova in posizione verticale. E così è rimasta per più di un secolo. Eppure sembra una nave appena uscita da un cantiere. I legni di cui è formata, anche se fuori sede o graffiati, non sono marciti. Si legge ancora il nome “Endurance” a poppa!

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Secondo i ricercatori che hanno scoperto il relitto, questa è la più bella barca affondata mai trovata. Ed erano più di vent’anni che gli archeologi marini cercavano l’imbarcazione della spedizione di Ernest Shackleton.

La storia dell’Endurance

Alla ricerca della nave affondata 107 anni fa (BBC) – curiosauro.it

Shackleton aveva già partecipato a un paio di spedizioni atlantiche. Però non era mai stato al comando di una grossa nave. Nel 1916 gli assegnarono il comando di un’importante spedizione: l’Imperial Trans-Antarctic Expedition. Si trattava di attraversare tutto il continente antartico. Ma il viaggio non cominciò nemmeno, visto che la nave Endurance finì schiacciata da un pack, cioè da uno strato di ghiaccio marino creatosi dallo sgretolamento della banchisa. In pochi minuti l’imbarcazione si inabissò nell’acqua gelida.

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Il nostro Shackleton è diventato comunque un eroe. Come? Il comandante di origini irlandesi riuscì a portare in salvo tutti i membri della sua ciurma. Lui e i suoi resistettero ben nove mesi al Polo Sud dopo l’affondamento della nave. All’inizio il gruppo sopravvisse proprio sul pack che aveva affondato la nave. I naufraghi rimasero lì per cinque mesi. Poi raggiunsero in barca Elephant Island, dove dovettero affrontare altri quattro mesi di tempeste, burrasche e condizioni inumane. Shackleton attraversò quasi duemila chilometri per raggiungere l’Isola della Georgia del Sud. E qui trovò finalmente aiuto e mandò qualcuno a recuperare i suoi uomini.

Ecco il video della BBC che mostra il relitto.

 

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