Trovato il relitto di James Cook, anche se c’è chi lo considera un fake!

Ritrovati i resti della nave di James Cook tra l’Australia e la Nuova Zelanda. Grande entusiasmo di tutti, anche se già qualcuno parla di un fake.

Trovato il relitto di James Cook – curiosauro.it

Il naufragio della James Cook

Trovati i resti della Endeavour, la nave con cui Cook salpò dall’Inghilterra diretto a Tahiti e poi in Nuova Zelanda, prima di raggiungere l’Australia nel 1770 e tracciare la mappa della costa orientale del continente. Affondò al largo delle coste del Rhode Island più di 200 anni fa. Kevin Sumption, direttore del Museo nazionale marittimo australiano, dichiara che:

Dal 1999 stiamo ispezionando diversi relitti del 18esimo secolo in un’area di due miglia quadrate, dove riteniamo che l’Endeavour sia affondato. In base a evidenze d’archivio e archeologiche, siamo convinti che si tratti della nave di James Cook“.

Le prove presentate dal Museo marittimo australiano per dimostrare che il relitto sia davvero l’Endeavour, partono dal fatto che cinque navi furono affondate deliberatamente dalla marina britannica nel 1778 a nord di Goat Island a Newport: una di queste era proprio il Lord Sandwich.

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Sarà davvero la nave di James Cook?

Per supportare la tesi che si tratti davvero del relitto di James Cook, i ricercatori hanno raccolto delle prove che presentano caratteri simili a quelli della Endeavour. Tra le più importanti, troviamo:

  1. La lunghezza del relitto che combacia quasi alla perfezione con le dimensioni indicate nei progetti di costruzione della Endeavour.
  2. Il tonnellaggio della nave, a cui i ricercatori sono risaliti attraverso la misurazione di diversi pezzi di legno. Il relitto ritrovato presenta le stesse dimensioni dell’Endeavour.
  3. La forma della prua, fatta in quel modo per agevolare il trasporto del carbone. Questa era la ragione per cui la nave è stata costruita.
  4. I progetti di costruzione del relitto coincidono con quelli dell’Endeavour. Per esempio, sono state notate forti somiglianze nel fondo piatto del relitto, nei punti in cui sorgevano gli alberi e nella qualità del legno.

Tutti questi indizi messi insieme, fanno propendere i ricercatori nel dire che si tratta davvero del relitto di James Cook!

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C’è chi dice no!

Questa storia sembrerebbe troppo bella per essere vera e, infatti, c’è chi placa gli entusiasmi. Una è la direttrice esecutiva del progetto, Kathy Abbass, del                        Rhode Island Marien Archeology Project, che annuncia una violazione del contratto:

“Mi sembra troppo presto per trarre delle conclusioni definitive. Queste saranno guidate da un adeguato processo scientifico, ed esprimere certe considerazioni prima del tempo è una vera e propria violazione!”.

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Anche il team di ricercatori americani è dello stesso avviso della Abbass, e placa l’euforia dei colleghi australiani esortandoli a giudizi meno frettolosi. Per anni uniti nella ricerca dell’Endeavour, ora divisi nelle constatazioni finali. Sarà guerra fredda tra Australia e America?

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