Il tesoro nascosto ad Aquileia, nel puteum aureo

Secondo un’antica leggenda, il puteum aureo è un pozzo in cui sarebbe stato nascosto un enorme tesoro per evitare che i beni più preziosi di Aquileia fossero saccheggiati da Attila. La storia ha un’origine antichissima: già nel 452 d.C., nella città di Aquileia, si parlava di questo misterioso tesoro, gettato in un profondo pozzo, per sottrarlo alla predazione da parte degli Unni comandati da Attila. Che cosa c’è di vero?

Un pozzo romano. Ad Aquileia, in Friuli, è nascosto il Santo Graal? (Pixabay) – curiosauro.it

Il puteum aureo di Aquileia

In provincia di Udine, ad Aquileia, si parla da più di mille anni di un gigantesco tesoro nascosto in un pozzo, poi interrato. Tale tesoro non è mai stato rinvenuto, nonostante la popolazione locale lo abbia cercato per secoli. Il problema è che nessuno sa dire con precisione dove possa trovarsi questo leggendario puteum aureo. Ciononostante, ancora oggi, nei contratti di compravendita dei terreni si inserisce una voce che fa riferimento al tesoro. Nel caso in cui venisse fuori il pozzo, il nuovo proprietario dovrebbe corrispondere una percentuale al precedente proprietario.

Questa strana consuetudine si ripete anche in altre cittadine del Nord Italia, come Odenzo. Quindi, gli studiosi reputano che si tratti soltanto di una leggenda folcloristica, priva di fondamento, diffusa in più tradizioni cittadine.

L’invasione unna

Aquileia, l’antica città romana espugnata da Attila il 18 luglio del 452 (Pixabay) – curiosauro.it

Nella seconda metà del V secolo, le orde barbare di Attila terrorizzarono l’Italia settentrionale. La popolazione temeva stragi e grandi rapine, e anche le grandi chiese corsero ai ripari nascondendo reliquie e ricchezze. Da questo dato storico inconfutabile potrebbe quindi essere nata la leggenda del puteum aureo.

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Ma che cosa si dovrebbe trovare in questo tesoro? Oro, principalmente. Gioielli, monili e armi. E poi una reliquia fenomenale: una coppa aurea in cui sarebbe stato raccolto il sangue di Cristo. La tradizione indica infatti che Giuseppe d’Arimatea raccolse il sangue di Cristo accostando la coppa al suo corpo. Dieci anni dopo quell’evento la reliquia sarebbe arrivata ad Aquileia. Alcuni studiosi non negano questa possibilità e ipotizzano che il santo Graal possa effettivamente trovarsi ad Aquileia. Dunque, non sono mancate le ricerche sul posto. Tutte a vuoto…

Le fonti storiche sono scarse. Sappiamo che Attila raggiunse e poi incendiò Aquileia. E sappiamo anche che molti nobili locali fuggirono per rifugiarsi nell’isola di Grado. E qui nasce la leggenda…

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Gli antichi racconti narrano che prima della fuga questi aristocratici comandarono ai loro schiavi di scavare un pozzo in cui nascondere tutti i loro tesori. Dato che nessuno si fidava di questi schiavi, i nobili decisero di annegarli appena il lavoro fu terminato. Qui sorse un grave intoppo. Prima del massacro, nessuno si era premunito di domandare loro quale fosse il luogo in cui era stato scavato il pozzo!

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