La Russia protrebbe sospendere le collaborazioni all’interno dell’ISS

Alla fine potrebbe succedere davvero: la Russia potrebbe avere intenzione di sospendere la collaborazione scientifica con gli altri membri presenti sull’ISS. E tutto questo in risposta alle sanzioni per l’invasione in Ucraina.

In una nota ufficiale l’agenzia spaziale russa Roscosmos ha annunciato che non collaborerà più con la Germania per gli esperimenti scientifici a bordo della stazione spaziale internazionale. Vedremo come si comporteranno gli scienziati e i cosmonauti russi presenti e in arrivo sulla ISS.

Come si comporteranno i cosmonauti russi sulla stazione spaziale internazionale (Pixabay) – curiosauro.it

Stop agli esperimenti russi sull’ISS: la Roscosmos pronta a isolarsi e a sospendere le collaborazioni astronomiche

La notizia è arrivata con un tweet. Ecco cosa scrive l’account della Roscosmos: “Il programma spaziale russo si adeguerà alle sanzioni dell’Occidente e la priorità adesso sarà la costruzione di satelliti difensivi”. Cosa vuol dire? Che gli scienziati e i tecnici russi coinvolti in progetti internazionali potrebbero smettere di collaborare con i colleghi stranieri. Invece, per quanto riguarda gli esperimenti già iniziati a bordo dell’ISS, i tecnici e i cosmonauti russi andranno avanti in modo indipendente, senza più essere tenuti a interagire con tedeschi e americani.

Solo pochi giorni fa l’agenzia russa aveva dichiarato che non avrebbe più inviato nuovi motori per i razzi agli Stati Uniti. E tutto questo significa che le ragioni della guerra hanno già contaminato il mondo della ricerca scientifica e gli sforzi comuni in ambito astronomico.

Le sanzioni imposte alla Russia per l’invasione in Ucraina e i loro contraccolpi sulla ricerca spaziale

La Russia vuole sospendere i progetti di collaborazione a bordo della ISS.  (Pixabay) – curiosauro.it

Le misure decise da Stati Uniti e UE per punire la Russia non hanno colpito soltanto banche, oligarchi, compagnie energetiche, investitori e reti finanziarie. I contraccolpi cominciano a sentirsi anche nel mondo della ricerca e nei progetti di cooperazione spaziale. La Russia reagisce bloccando i lanci dal Kazakistan e minacciando di isolare i propri cosmonauti sull’ISS, proprio come aveva ventilato qualche settimana fa il direttore della Roscosmos.

Il rublo sta crollando a picco. E questo ha spinto molte aziende non coinvolte da ragioni politiche a interrompere i loro rapporti con la Russia. Tra queste aziende ci sono anche società aerospaziali e partecipate specializzate in ricerca scientifica. Tutto è partito la scorsa settimana con una dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Biden. Per gli USA, le sanzioni avranno anche l’obiettivo di “degradare” l’industria aerospaziale russa. Questo ha dichiarato Biden senza mezzi termini. E questo sta succedendo, in effetti.

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Subito, dopo quelle frasi, il direttore generale della Roscosmos aveva cercato di avvisare (o minacciare) le altre agenzie spaziali. Secondo l’agenzia spaziale russa, infatti, le sanzioni pptrebbero avere effetti gravi per gli astronauti sulla ISS e sulla sicurezza stessa della stazione orbitante.

Come reagiranno i cosmonauti?

In un tweet abbastanza duro, il direttore della Roscosmos aveva anche ipotizzato che,  senza il controllo russo, la ISS potrebbe sull’Europa o sugli Stati Uniti!

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Così, dopo aver cancellato il lancio di un gruppo di satelliti Internet dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, la Roscosmos è passata a sospendere tutti i lanci da Baikonur. E ora suggerisce ai suoi cosmonauti di non collaborare più con i colleghi stranieri sulla stazione orbitante. Immaginiamo che per gli scienziati e i cosmonauti russi le questioni politiche contino meno della ricerca astronomica. E speriamo quindi che non si lascino trascinare in dinamiche così meschine.

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