Megalodonte: lo squalo più grande del mondo

I reperti trovati parlano chiaro: il megalodonte era uno dei predatori marini più grandi al mondo. 20 milioni di anni fa dominava gli oceani e poteva essere lungo fino a 18 metri! Un vero e proprio mostro dei mari!

Megalodonte, lo squalo più grande del mondo – curiosauro.it

L’enorme megalodonte

L’Otodus megalodon, nome originario del megalodonte, appartiene ad una specie di squali ormai estinta che risale a 20 milioni di anni fa. L’esemplare è enorme e affascinante proprio per la sua diversità: era uno dei più grandi mai esistiti! Megalon in greco significa grande dente e questo rende l’idea della grandezza dell’animale. Questo enorme squalo dominò gli oceani fino a estinguersi appena 3,6 milioni di anni fa, alla fine del Pliocene, quando il pianeta entrò in una fase di raffreddamento globale. Non si sa esattamente quando morì l’ultimo megalodonte, ma nuove prove suggeriscono che fosse almeno 3,6 milioni di anni fa.

Gli scienziati ritengono peraltro che fino a un terzo di tutti i grandi animali marini, compreso il 43% delle tartarughe e il 35% degli uccelli marini, si sia estinto quando le temperature si sono raffreddate, per questo il numero di organismi alla base della catena alimentare è precipitato. Molte ricostruzioni mostrano il megalodonte come una versione più grande dello squalo bianco e per molto tempo si è ritenuto che le specie fossero imparentate. Sappiamo però che non è così, e che il megalodonte in realtà proviene da una diversa stirpe di squali di cui lui era l’ultimo membro.

Bocca di megalodonte – curiosauro.it

Le caratteristiche del megalodonte

Denti enormi gli permettevano di mangiare persino balene, spalancando la bocca fino ad un’apertura mascellare stimata di 2,7 per 3,4 metri di larghezza, abbastanza grande da poter inghiottire due persone adulte fianco a fianco. Il megalodonte mangiava quindi carne (balene e pesci di grandi dimensioni) così come altri squali. Il suo cibo includeva anche animali piccoli come delfini e grandi come balene megattere. D’altronde che si cibasse anche di balene è confermato da altri ritrovamenti, tra cui ossa di balena fossilizzate ritrovate con i segni di taglio dei denti di megalodonte incisi sulla superficie. Questo squalo ha vissuto un po’ ovunque, tanto che i suoi denti sono stati ritrovati in ogni continente, a parte l’Antartide. Tra le zone dei ritrovamenti abbiamo:

  1. Costa orientale del Nord America.
  2. Al largo delle coste marocchine.
  3. In alcune parti dell’Australia.
  4. Regno Unito.
  5. Nei fiumi di acqua salata della Carolina del nord, di quella del sud e della Florida.

L’estinzione del megalodonte risale a circa 3,6 milioni di anni fa, durante la fine del Pliocene, anche se c’è chi afferma che ci siano prove della sua esistenza anche successivamente. Nel corso degli anni, infatti, sono stati segnalati degli avvistamenti dello squalo, anche se delle prove concrete al riguardo non sono mai comparse.

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Esiste ancora?

Gli scienziati escludono questa possibilità ritenendo il megalodonte assolutamente estinto. Anche perché in caso contrario, i ritrovamenti di denti sarebbero molto più numerosi e gli altri grandi animali marini porterebbero segni rivelatori di morsi. Non mancano comunque le varie segnalazioni a volte al limite del delirio. L’esempio è stato un video pubblicato sul canale TikTok del musicista Alex Albrecht che affermò di aver visto un megalodonte mentre si trovava nell’Oceano Atlantico.

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Andando indietro nel tempo, precisamente al 1918, troviamo un’altra storia di David Stead, un naturalista australiano, che riportò le testimonianze scioccanti di alcuni pescatori di Port Stephens: gli uomini di mare dichiararono con assoluta certezza di aver incontrato uno squalo megalodonte.Tuttavia le versioni fornite dai presunti testimoni erano alquanto discordanti: le dimensioni di cui parlavano erano diverse (alcuni dicevano 35 metri altri 90), e poi nessuno era riuscito a fornire ulteriori prove a difesa del loro presunto avvistamento.

Dente di megalodonte – curiosauro.it
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