SIDS | La sindrome della morte in culla: una patologia mortale inspiegabile

Che cos’è la SIDS? La sindrome della morte in culla è la morte improvvisa di bambini, all’apparenza sani, su cui medici e specialisti non sanno offrire alcuna spiegazione. Ancora oggi si tratta di una sindrome tanto misteriosa quanto spaventosa…

Morte nella culla, una sindrome poco nota e poco compresa (Pixabay) – curiosauro.it

SIDS, l’orribile sindrome della morte in culla

In termini medici, la SIDS (dall’inglese Sudden Infant Death Syndrome) è la morte improvvisa del neonato o di un bambino al di sotto dell’anno di età. Secondo vari studi, è più frequente tra uno e cinque mesi di età. A quanto pare, rappresenta una delle cause principali di morte nel primo anno di vita. Solo in Italia, si stima che la SIDS uccide un neonato su duemila. Una cifra molto alta. Riguarda quasi sempre bambini apparentemente sani, e il decesso si verifica soprattutto durante il sonno. I più colpiti sono gli infanti di sesso maschile.

Non abbiamo dati certi sull’incidenza del fenomeno, perché in molti Paesi (compresa l’Italia) manca un sistema di rilevazione omogeneo. Ma come possiamo spiegare questa sindrome? Le cause, secondo gli specialisti, potrebbero riguardare diverse anomalie relative alla zona cerebrale e al ritmo del sonno e della veglia. Il rischio di questa morte parrebbe in qualche modo accentuato da diversi fattori esterni e comportamentali. Quando il bambino dorme in posizione prona, s’incrementa la possibilità di SIDS.

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Un altro fattore di rischio è l’esposizione al fumo passivo. Alcuni medici denunciano l’abuso di alcol e droghe da parte delle madri durante la gestazione. Conterebbero poi le infezioni respiratorie. Tutti questi dati sono comunque relativi, dato che l’evento, in sé, appare ancora inspiegabile.

I fattori di rischio

SIDS: sindrome della morte improvvisa del lattante (Pixabay) – curiosauro.it

Numerosi, dunque, sono i fattori di rischio, ma nessuno di questi è specifico. La SIDS può dipendere da motivi genetici, da comportamenti errati e dalla combinazione di questi elementi. In più, gli studiosi si sono accorti che i nati prematuri sono più soggetti a soffocamenti. La sensibilizzazione su questi rischi sta portando comunque a un lieve miglioramento. Oggi, per esempio, sembra che i casi della sindrome siano in diminuzione anche grazie alla maggior attenzione da parte dei genitore nel coricare i neonati in posizione supina.

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Dormire a pancia sotto o di lato è rischioso per un infante. Anche il surriscaldamento e il fumo passivo, come abbiamo detto, possono essere fatali. Oggi si sconsiglia anche di far dormire il neonato nello stesso letto dei genitori, che potrebbero riscaldarlo oltre il necessario o soffocarlo accidentalmente.

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