Parole di fine amore | Come le persone reagiscono alla crisi sentimentale

Il linguaggio è la forma principale di espressione di emozioni e sentimenti. Dunque è una spia importantissima a livello psicologico e cognitivo. Mesi prima di una crisi sentimentale o di una separazione dal proprio partner, il nostro linguaggio muta, senza che ce ne accorgiamo. Lo dice la scienza!

La fine di una relazione: segnali evidenti nel linguaggio, anche nei social (Pixabay) – curiosauro.it

Crisi sentimentale e linguaggio

Le parole che usiamo rivelano chi siamo e cosa proviamo. Quando una crisi sentimentale o di coppia è nell’aria, il nostro linguaggio cambia. E non c’è bisogno di un grande sforzo ermeneutico per accorgersene.

Le parole possono essere i segni di un’imminente rottura con il proprio partner. Il linguaggio che utilizziamo mesi prima da una crisi relazionale è chiaro e inequivocabile: ci dice che l’amore sta per finire. Ecco quanto sostiene uno studio pubblicato su PNAS condotto dai ricercatori dell’Università del Texas ad Austin. Attraverso un’analisi delle parole utilizzate da seimilaottocento utenti in oltre un milione di post pubblicati su Reddit, i ricercatori hanno stabilito una connessione tra espressione linguistica e crisi sentimentale.

Un cambiamento inconscio

Il mutamento del linguaggio si sviluppa al di là della consapevolezza, ossia in modo inconscio. Così prima ancora di capire che ci separeremo dal nostro partner, la separazione influenza la nostra vita e il modo in cui parliamo. Senza rendercene conto, mutiamo linguaggio. Utilizziamo parole differenti, cambiamo tono. E ciò è evidente nell’analisi delle parti funzionali del discorso, come preposizioni, articoli o pronomi. Le parole, come sempre, si fanno specchio del nostro stato psicologico ed emotivo.

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Secondo lo studio, fino a tre mesi prima di lasciare o venire lasciati, il linguaggio dei volontari analizzati si rivela più personale e informale. Ciò indica indicare un crollo nel pensiero analitico. In parole povere, quando non siamo più innamorati ci lasciamo andare a sfoghi egoistici. Quando i pronomi io e noi diventano più presenti nel discorso, è segno che qualcosa sta peggiorando. Si assiste a un aumento nei processi cognitivi in senso egoriferito. L’uso dei pronomi indica una cogitazione, il tentativo di risolvere qualcosa.

Il picco massimo

La fine dell’amore attraverso le parole che usiamo sui social (Pixabay) – curiosauro.it

La psicologia sa bene che l’egocentrismo è strettamente collegato ai sentimenti di depressione e tristezza. Quando siamo insicuri, depressi, tendiamo a pensare di più a noi stessi, perché non riusciamo in modo sano a relazionarci con gli altri.

Secondo i risultati della ricerca, questa tendenza egoistica raggiunge il picco massimo il giorno della rottura. La crisi sentimentale diventa manifesta anche in discussioni non inerenti la fine della storia d’amore.

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Dunque anche attraverso la tecnologia, possiamo studiare come le persone reagiscono a una separazione e comprendere meglio il problema delle reazioni d’amore. Tutto grazie al linguaggio.

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