Un nuovo satellite italiano COSMO-SkyMed è in orbita!

Dopo ben quattro rinvii, finalmente il nuovo satellite della costellazione italiana COSMO-SkyMed è arrivato in orbita. Il lancio è avvenuto in Florida tramite un razzo Falcon 9 della SpaceX. Ma a che cosa servono questi satelliti promossi dall’agenzia spaziale italiana?

Il lancio del satellite COSMO-SkyMed – curiosauro.it

Un satellite di nuova generazione tutto italiano:  COSMO-SkyMed

Il satellite è stato mandato in orbita dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral (Florida) con un razzo Falcon 9. E non è il primo. Sono infatti già due i satelliti attivi della nuova generazione promossa dall’agenzia spaziale italiana (ASI) e dal ministero della Difesa a marchio COSMO-SkyMed. E l’intera costellazione attualmente in orbita conta quindi un totale di sei satelliti. Queste apparecchiature garantiranno all’Italia un sistema d’osservazione della Terra ancora più aggiornato.

I primi satelliti della costellazione COSMO-SkyMed sono in orbita da una quindicina d’anni. Sono lì per fornire servizi civili e militari: rilevano insomma dati in qualsiasi condizione meteorologica, grazie al radar ad apertura sintetica (SAR).

Il progetto, il cui nome esteso è Constellation of small Satellites for Mediterranean basin Observation è basato sulla progettazione e la gestione di satelliti radar di osservazione terrestre. COSMO-SkyMed, in pratica, è nato come la componente italiana di un sistema italo-francese partito da un accordo intergovernativo bilaterale Italia-Francia siglato nel 2001 (associato al progetto ORFEO Pleiades).

La soddisfazione dell’ASI

Dove si trovano i satelliti della costellazione COSMO-SkyMed? – curiosauro.it

Al programma hanno collaborato realtà industriali come Leonardo, Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) e Telespazio (Leonardo-Thales). Leonardo in particolare ha fornito ai satelliti i sensori di assetto stellare per l’orientamento, i pannelli fotovoltaici e le unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica. I dati generati dai satelliti SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo dalla società e-Geos.

Non capita spesso che l’ASI mandi in orbita mezzi tutti italiani. Per questo il presidente dell’agenzia, Giorgio Saccoccia, si ritiene molto soddisfatto. Per il nostro Paese il lancio di questo secondo satellite di nuova generazione rappresenta un piccolo ma importante passo in avanti per l’aggiornamento dell’infrastruttura orbitante.

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Dopotutto, nel settore, siamo bravi: l’eccellenza tecnologica italiana è riconosciuta a livello mondiale. Collaboriamo con merito a molte missioni internazionali con componenti sofisticate. E ora saremo più competitivi anche nei servizi di monitoraggio e osservazione del nostro pianeta.

Le caratteristiche dei satelliti di seconda generazione

Questo satellite aggiornato presenta nuove funzionalità, migliori prestazioni e maggiore flessibilità di utilizzo. Ciò comporterà innovativi servizi e applicazioni importanti per la crescita economica e sociale del nostro Paese. Inoltre, il lancio dà credibilità al nostro settore spaziale e aerospaziale.

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In più, grazie ai satelliti di seconda generazione, avremo a disposizione dati di qualità maggiore e potremo quindi continuare a studiare i trend dei processi naturali e antropici che la comunità scientifica italiana e internazionale stanno monitorando da più di un decennio proprio attraverso questa costellazione. I nostri satelliti si occupano infatti anche del problema dei cambiamenti climatici.

Ecco il video del lancio del satellite:

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