Stazione Spaziale Internazionale minacciata da esplosione di un satellite russo

Pare che la Russia abbia lanciato un missile contro un suo vecchio satellite spia dismesso. Tale attacco, però, avrebbe provocato una tempesta di detriti spaziali che potrebbe impattare la Stazione Spaziale Internazionale. Che cosa è successo di preciso e quali problemi potrebbero sorgere?

Davvero la Russia ha distrutto con un missile un vecchio satellite mettendo a rischio gli astronauti in orbita? – curiosauro.it

Il grosso guaio di Kosmos-1408

Kosmos-1408 è un satellite russo vecchio quarant’anni, non più utile, perché concepito dai realizzatori come un’antenna spia di onde radio (una tecnologia ormai non più interessante per i servizi segreti). Per questo la Russia avrebbe deciso di disfarsene colpendolo con un nuovo tipo di missile intercettore antibalistico S-550. Un missile assai potente ed efficiente. Infatti il satellite spia sarebbe stato colpito in pieno e ridotto in almeno millecinquecento pezzi (alcuni grossi come automobili, altri piccoli come ciliegie). Questi detriti, seguendo le leggi della meccanica, rappresenterebbero ora una seria minaccia per l’ISS. Continuando a orbitare in formazione, come impone la legge fisica, potrebbero presto colpire come dei proiettili vaganti la Stazione Spaziale Internazionale.

La minaccia dei detriti spaziali prodotti dal satellite russo

Detriti spaziali
Una raffigurazione dei detriti attualmente presenti nell’orbita terrestre (NASA) – curiosauro.it

La notizia è arrivata lunedì 12 novembre 2021, di mattina, e ad alcuni ha fatto subito tornare in mente la Guerra Fredda. Sentire che un missile russo ha colpito un satellite fa, invero, un certo effetto. Gli animi si sono un po’ calmati quando si è capito che anche il satellite era di proprietà russa…

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Non si capisce ancora però se si sia trattato di un test missilistico o di un’azione di smaltimento. Ciò che più interessa ora è che i più di millecinquecento pezzi di detriti spaziali supersonici potrebbero minacciare la vita dei sette astronauti attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Sull’ISS ci sono infatti quattro astronauti statunitensi, un tedesco e due cosmonauti russi. E tutti questi soggetti sono stati costretti a rifugiarsi all’interno di particolari capsule per ridurre al minimo la possibilità di essere feriti.

La risposta degli Stati Uniti

Satellite - detriti spaziali
Il satellite sovietico Kosmos lanciato nel 1980 (agenzia spaziale russa) – curiosauro.it

Gli USA hanno subito condannato l’avvenimento. La NASA, intanto, ha affermato che per l’ISS tali frammenti potrebbero rappresentare una minaccia anche per i prossimi giorni. Anche la capsula di SpaceX potrebbe essere coinvolta dalla tempesta di detriti, ma l’agenzia privata ha già dichiarato di non avere timori: la navicella è a prova di urto. Per l’ISS, invece, ci potrebbero essere maggiori problemi.

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In definitiva, almeno per ora, non è successo nulla di grave. E infatti i russi minimizzano, affermando che un solo pezzo è arrivato a sfiorare la Stazione Spaziale Internazionale, ma che attualmente il detrito è già lontano e non ci saranno ulteriori disagi.

Se si è trattato di un test, allora la situazione diventa più delicata. Secondo l’Union of Concerned Scientists esperimenti del genere sono infatti in grado di produrre enormi quantità di detriti orbitali. La distruzione di un singolo satellite di grandi dimensioni come uno spia statunitense potrebbe da sola raddoppiare la quantità totale di detriti già presenti intorno alla Terra.

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