Addio ai combustibili fossili e metalli per le nanotecnologie: inizia l’era del mais e delle proteine del latte

Fermi tutti! Mais e proteine ​​del latte possono sostituire i combustibili fossili e i metalli utilizzati per la produzione di superfici nanostrutturate. Si sta aprendo una nuova fase nel settore delle nanotecnologie?

Il futuro delle nanostrutture (wikipedia) – curiosauro.it

Rivoluzione nella produzione delle nanostrutture: possiamo usare mais e proteine del latte

Un’importante ricerca condotta dall’Università di Linnaeus di Växjö, Svezia, potrebbe inaugurare una nuova era per la nanotecnologia sostenibile. Le nanostrutture, come sappiamo, sono materiali fondamentali per molti settori tecnologici contemporanei. Vengono create e lavorate su scala atomica per garantire funzionalità di utilizzo specifiche per l’elettronica, la diagnostica, la medicina e anche per la moda (attraverso i trattamenti superficiali dei tessuti).

La caratteristica fondamentale di un materiale nanostrutturato riguarda il fatto di poter garantire prestazioni superiori a quelle esibite dai materiali “convenzionali”. Attraverso l’uso delle nanotecnologie è infatti possibile creare nuovi materiali funzionali e sistemi con straordinarie proprietà e qualità.

Tuttavia i metodi di produzione di queste componenti non sono per nulla ecologici e sostenibili. La nanotecnologia richiede spesso, diciamo pure sempre, risorse naturali inquinanti e limitate. Di base, le aziende producono queste nanostrutture da metalli e materiali derivati ​​dai combustibili fossili. Ma lo studio dell’Università di Linnaeus afferma che possiamo sostituire tali limitate e pericolose risorse naturali con il mais e le proteine ​​del latte.

Biomateriali rivoluzionari e sostenibili per le nanotecnologie

La risposta è nel mais? (Pixabay) – curiosauro.it

I ricercatori svedesi hanno sviluppato superfici nanostrutturate attraverso l’uso di materie prime naturali che si trovano nel mais, nel latte e nei gusci dei gamberi. Il loro studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

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Quali sono di preciso queste tre materie prime rinnovabili e disponibili? La zeina, una proteina presente in natura nel mais, la caseina, un famoso tipo di proteina del latte, e il chitosano, una sostanza presente, tra le altre cose, nei gamberi.

Questi biomateriali sono funzionali come materie prime per la creazione di nanostrutture e, in più, possono fornire alle componenti una resistenza incredibile. Le proprietà funzionali delle nanostrutture prodotte con questi materiali appaiono infatti resistenti nel tempo. I ricercatori lo hanno dimostrato conservando delle nanostrutture fatte di zeina, caseina e chitosano per sei mesi. Alla fine di questo periodo hanno analizzato i materiali per capire se si fossero corrotti o deteriorati. E hanno scoperto che tutt’e tre le proteine garantiscono una buona stabilità strutturale.

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La proteina zein del mais ha offerto i risultati migliori. Dopo sei mesi, non ha espresso alcun tipo di deterioramento nella qualità, nella conduttività e nella funzionalità delle nanostrutture. La proteina meno promettente è la caseina. E i ricercatori lavoreranno in futuro per cercare di renderla più stabile ed efficiente. La strada è segnata.

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