Come nascono i complottismi e perché hanno (spesso) a che fare con la stupidità

Le teorie del complotto immaginano che dietro la realtà e i fatti storici si nascondano sempre delle trame occulte, o dei piani stabiliti dalle volontà distorte di politici e potenti. Secondo la visione dei complottismi, l’uomo è costantemente ingannato. Tante verità storiche sono menzogne: gli astronauti non sono mai arrivati sulla Luna, il Covid-19 è un virus creato per controllare la popolazione, la terra è piatta e Kennedy è stato ucciso dai servizi segreti. Ma non è tutto…

I complotti sono una conveniente semplificazione per raccontare e cercare di spiegarsi tutte quelle realtà che sfuggono e non si è in grado di comprendere (wikipedia) – curiosauro.it

I complottismi, come nascono e come si diffondono

Il successo delle teorie del complotto è di certo legato all’universo incontrollabile di internet e alla libera circolazione di informazioni che non devono essere certificate. Un tempo, le notizie che finivano sui libri o sui giornali dovevano preoccuparsi, almeno in teoria, di confrontarsi con il metodo scientifico, con la verità storica e con fonti attendibili. Su internet, oggi, tutto questo è venuto meno. La maggior parte di queste teorie che inseriscono complotti, congiure segrete e gigantesche macchinazioni sconosciute ai più nasce da leggende metropolitane o ricostruzioni faziose che poi diventano contenuti condivisi e giustificati da architetture concettuali spesso fallaci.

Il complottista fa leva su paure, dubbi e preoccupazioni comuni a tutta l’umanità. Inoltre propone soluzioni e interpretazioni estreme ed eclatanti, che ingigantiscono sospetti e insistono sul mistero. E alla mente umana piace ciò che è più chiassoso, estremo e destabilizzante. Per questo molte teorie di questo genere hanno immediato successo e si diffondono a macchia d’olio.

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Il sospetto nei confronti della scienza, che è difficile da comprendere, e dello Stato, interpretato come un nemico, spinge sempre più persone ad abbracciare posizioni che sfidano il mainstream. La voce “indipendente” sembra istintivamente più affidabile di quella che si uniforma al dettato scientifico o istituzionale. Ecco come le fantasie e le illusioni prendono il posto della realtà.

La meccanica dei complottismi

La mente umana cerca significati nelle cose, collegamenti, ragioni. Ma alcune connessioni logiche che devono per forza confrontarsi con la scienza o la razionalità sono più difficili da introiettare. Per questo il nostro cervello ricorre spesso a scorciatoie cognitive. Che altro non sono che trappole mentali in cui caschiamo senza nemmeno accorgercene. Siamo portati quindi a scambiare un effetto per una causa, o a immaginare ciò che non esiste pur di dare un significato più tollerabile a un evento che ci inquieta. Di solito, infatti, i complottisti creano spiegazioni complesse ad hoc, articolate ricostruzioni di fatti per loro ambigui, con cui cercano di superare la mancanza di prove e di logica del loro ragionamento.

L’idea di complotto colpisce l’immaginazione collettiva, offre spiegazioni più tollerabili e soddisfacenti a eventi poco comprensibili a chi non è preparato o disposto ad accettare i propri limiti culturali. Così l’illusione rende apparentemente chiaro ciò che sembra a prima vista incomprensibile. Inoltre, il complottismo riesce a incanalare i sentimenti negativi contro un capro espiatorio, un nemico comune.

Ma chi sono i complottisti? Sovente abbiamo a che fare con individui insicuri e poco istruiti. Persone fantasiose e un po’ presuntuosette…

Identikit del complottista

Il complotto è un accordo tra più persone privilegiate, come gli Illuminati, ai danni della massa – curiosauro.it

I sostenitori dei complottismi sono sempre pronti a offrire mirabolanti spiegazioni per giustificare le loro convinzioni. Tuttavia non possono fornire alcuna prova concreta a sostegno di ciò che affermano. Spiegano tutta la complessità del mondo chiamando in causa delle cospirazioni internazionali (di solito mettono in mezzo gli ebrei o gli alieni), che però solo loro hanno compreso o intuito.

Forse il complottista è davvero convinto di essere più intelligente di tutti gli altri. Per questo non teme di negare la storia, la scienza e il senso comune. E poi è anche un impavido: non ha paura di lottare conto un sistema gigantesco che vuole ingannarlo o schiavizzarlo. Il complottista è pronto a immolarsi per smascherare l’intrigo che nessuno è riuscito a vedere. La verità da tutti accettata, per lui, è un grande imbroglio. E la maggioranza degli uomini è stupida, perché non capisce che le piramidi sono state costruite dagli alieni e che il Covid-19 è stato creato per controllare le nostre menti.

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Secondo la psicologia il complottismo non può essere interpretato come una sindrome delirante in senso stretto, ma ha comunque ha a che fare con un disagio e con la paranoia.

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