Tetris, il gioco mai brevettato che ha fatto storia

Tetris è un videogame di logica basato su delle figure chiamate tetramini. Ciascun tretamino è composto da quattro blocchi e cade giù in uno spazio rettangolare, fino a fermarsi sul fondo vuoto o su altri blocchi già depositati. Il giocatore può ruotarli e muoverli mentre cadono per creare una riga orizzontale di blocchi senza interruzioni. Quando la riga è completa, i mattoni spariscono… Chi lo avrebbe detto che un giochino così semplice avrebbe rivoluzionato il mondo!

Tetris è uno dei videogiochi più celebri di tutti i tempi (wikipedia) – curiosauro.it

La storia del Tetris

Il videogioco chiamato Tetris è nato nel 1985 in Unione Sovietica. Il suo sviluppatore fu Aleksej Leonidovič Pažitnov, un matematico specializzato in programmazione informatica. Pare che Pažitnov lo abbia concepito per scherzo o, meglio, per noia, insieme a dei colleghi dell’università (Dmitrij Pavlovskij e Vadim Gerasimov) su un computer Electronika 60. Chiamato a testare le prestazioni di questo computer, il matematico inventò e scrisse un gioco semplicissimo basato su delle figure solide (tetramini) che usava da bambino.

Il gioco, prima disponibile esclusivamente nell’Unione Sovietica, apparve in Occidente nel 1986. E da lì ottenne un incredibile successo, che dura ancora oggi. Più tardi Pažitnov creò anche il Welltris, ovvero un Tetris in 3D, un po’ più complicato, ma questo nuovo programma non riuscì mai ad affermarsi come aveva fatto il suo predecessore.

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Il buon Pažitnov concesse i diritti del Tetris alla sua università per un periodo di dieci anni, e solo nel 1996 cominciò a guadagnare qualcosa dai diritti d’autore. Intanto il Tetris era già stato commercializzato in Occidente dalla società sovietica Elektronorgtechnica. Veniva pubblicizzato con lo slogan “Dalla Russia con amore”.

Il videogame senza brevetto

Tetris su Game Boy – curiosauro.it

Per molti anni, visto che il gioco era senza brevetto, furono sviluppate centinaia di interfacce simili, che sfruttavano lo stesso concetto. Ecco perché il Tetris era così diffuso. Il gioco, con le sue tantissime varianti, è diventato nell’arco di cinque anni disponibile praticamente per qualunque dispositivo. Negli anni ’90 trovavamo il Tetris in arcade, in console e associato a molti sistemi operativi.

La parola Tetris è un neologismo formato dalla fusione di due parole: tetramino e tennis. Il tetramino, come accennato, è una figura formata da quattro quadratini identici, collegati tramite i propri lati. Il riferimento al tennis è puramente arbitrario: pare che fosse lo sport preferito del programmatore. Pažitnov ha raccontato molte volte di essersi ispirato a un gioco da tavolo che usava da piccolo: il Pentomino. In pratica, un gioco di puzzle dove ordinare dodici tessere formate da cinque quadrati, con forme e colori diversi. Con il suo videogame il programmatore si limitò a semplificare le cose, riducendo il numero di quadrati e di conseguenza il numero di forme.

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All’inizio il Tetris era un gioco di nicchia, molto usato da programmatori e ricercatori. In qualche modo arrivò a Henk Rogers, un noto sviluppatore di videogiochi, che si rese immediatamente conto del potenziale del gioco. Così lo volle inserire nella nuova versione di un progetto a cui stava collaborando: il Game Boy. Questa console tascabile, lanciata in Giappone da Nintendo, spopolò prima in Asia e poi negli Stati Uniti. E questo successo fu possibile anche grazie al Tetris!

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