Gli X-Files, quelli veri, sono stati pubblicati sul sito della CIA

Quando si parla di UFO, c’è sempre il rischio di scadere in discorsi legati al complottismo o al fanatismo. Per questo sembra strano che la CIA possa dare davvero importanza a questioni del genere. Ma per gli Stati Uniti il problema degli UFO è reale, e non fa ridere quasi nessuno. La notizia è che la CIA ha appena rivelato alcuni vecchi X-Files riguardanti oggetti volanti non identificati… 

X-Files svelati dalla CIA: documenti scottanti (CIA) – curiosauro.it

UFO e CIA: escono fuori nuovi X-Files

Dicevamo che per il Governo degli Stati Uniti non è affatto strano o imbarazzante parlare di UFO. Innanzitutto perché sotto la definizione “unidentified flying object” i militari non fanno rientrare solo avvistamenti di navicelle extraterrestri. Sono UFO tutti quei veicoli non giustificati o riconoscibili che attraversano lo spazio aereo nazionale: missili, satelliti, droni e altri velivoli sospetti. Logico quindi che da anni i militari e i servizi segreti studino la questione.

Sembra fatto apposta: in occasione dell’uscita della nuova stagione di X-Files, la CIA ha reso pubblici alcuni X-Files dall’archivio storico. Si tratta di casi vecchi, accaduti in diversi luoghi tra il 1952 e il 1953. Per legge, infatti, il Governo deve rendere pubblici dopo un tot di anni tutti quei documenti su cui pesa un’archiviazione segreta.

Il caso Oscar Linke

UFO in Germania? (CIA) – curiosauro.it

Dagli anni Settanta in poi, dunque, abbiamo conosciuto moltissimi documenti di questo tipo. C’è una pagina del sito della CIA che evidenzia addirittura i cinque migliori avvistamenti, divisi in due categorie: quelli inspiegabili e quelli spiegati scientificamente. Al primo posto della classifica degli eventi non spiegabili troviamo un UFO rilevato in Germania. E potremmo proprio parlare di incontro ravvicinato del terzo tipo.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Conferma del Pentagono di 143 avvistamenti UFO, ma non hanno ancora spiegazione

Nel 1952 un uomo tedesco di quarantotto anni di nome Oscar Linke viaggiava in moto, su un sentiero di un bosco, insieme alla figlia Gabriella. All’improvviso, i due videro un disco volante simile a un’enorme padella. Lunga quanto? Secondo Oscar, il disco aveva un diametro di più di dieci metri. Gabriella notò che il disco stava atterrando, allora Linke scese dalla moto e si avvicinò alla radura in cui l’UFO aveva “parcheggiato”. E, sorpresa: dalla navicella scesero due tipi, dall’aspetto umano, vestiti con tute metalliche.

Quando questi individui si accorsero di Linke si spaventarono e tornarono di corsa all’interno della loro astronave, che entro pochi secondi ripartì e volò via. Linke, che non credeva agli alieni, denunciò il fatto alla polizia tedesca parlando di spie russe a bordo di uno strano veicolo circolare. Lo stesso giorno molti contadini della cittadina tedesca denunciarono di aver avvistato una meteora in cielo.

La strategia della CIA

I documenti svelati dal Governo americano sugli UFO (CIA) – curiosauro.it

Fino alla fine del 1947 la CIA non aveva un organizzazione per analizzare i rapporti sugli avvistamenti UFO. Non c’era quindi un protocollo da seguire. E così tutte le segnalazioni venivano ammassate e confuse. Fu poi Natan Twining, il responsabile del Tecnical Service dell’aviazione americana, a istituire nel 1948 un’organizzazione denominata progetto SIGN. Questo progetto serviva a raccogliere e valutare le informazioni relative agli avvistamenti, in modo più scientifico. Nacque anche una commissione per valutare se un fenomeno poteva apparire reale o era soltanto una bufala. Più tardi nacque il progetto Grudge, che ha dato vita nel 1952 al progetto Blue Book.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> L’UFO di Paderno del Grappa: un caso storico

Degli anni 1950 in poi la CIA ha investito fondi e personale per bloccare la potenziale minaccia alla sicurezza nazionale da parte di questi oggetti volanti non identificati. Più che agli extraterrestri, i servizi guardavano ai russi. Gli UFO potevano infatti essere armi segrete sovietiche.

Impostazioni privacy