Forse l’America è stata scoperta da un re africano: la storia di Abu Bakr II

Da tempo la storia non crede troppo verosimile che Cristoforo Colombo sia stato il vero scopritore delle Americhe. Fu di certo il primo a dar vita a una conquista sistematica del continente. Ma quelle coste erano già state conosciute e calpestate da altri viaggiatori prima di lui. I vichinghi, per esempio. Forse i cinesi. E forse anche un re africano: il mitico Abu Bakr II.

Un’opera trovata in America che sembra confermare la tesi di un contatto fra africani e indios (wikipedia) – curiosauro.it

Abu Bakr II, il re maliano che raggiunse le Americhe nel XIV secolo

Tempo fa, degli archeologi hanno trovato una moneta nel Maine che sembra rimandare al re Olaf di Norvegia. Ed è forse una prova che i vichinghi arrivarono in America già nell’XI secolo. In Africa, poi, ci sono leggende che parlano di un grande re che fece un lungo viaggio per mare fino a raggiungere un luogo sconosciuto a Ovest. Quando? Duecento anni prima di Colombo. Questo re si chiamava Abu Bakr II e governava l’Impero del Mali, una superpotenza dell’Africa centrale.

Abu Bakr II era il sovrano dell’impero più grande e prospero di tutta l’Africa. Era ricchissimo, intelligente e sfrontato. Anni dopo la sua scomparsa, cioè nel 1324, il suo successore, il fratello minore Musa, mentre soggiornava al Cairo raccontò a un funzionario egiziano con cui aveva stretto amicizia in che modo era arrivato a governare. Masa era diventato re quando il suo predecessore aveva deciso di guidare una flotta al di là dell’Oceano Atlantico, senza mai tornare.

Questo resoconto, registrato dallo storico arabo al-Umari, ha suscitato notevole interesse nei secoli. Abbiamo a che fare con la testimonianza di un contatto transoceanico precolombiano? Il viaggio è popolarmente attribuito a un re chiamato Abu Bakr II, ma la storiografia non conosce nessun re del Mali con questo nome. Il fratello maggiore di re Musa si chiamava infatti Muhammad ibn Qu.

Abu o Muhammad?

Concentriamoci sulla storia raccontata da Masa al dignitario egiziano. Si trattava della cronaca della conquista di una terra lontana. Il protagonista era Abu (o Muhammad). E quel racconto è davvero entusiasmante! Mansa spiegò all’ospite egiziano di come suo fratello Abu aveva conquistato tutte le terre africane, fino all’oceano. Trovandosi di fronte a questo panorama sconfinato, caratterizzato solo da acque misteriose, il re Abu si era chiesto che cosa ci potesse essere dall’altra parte. Così, per portare a soddisfare la propria curiosità, aveva ordinato che fossero costruite ed equipaggiate duecento navi adatte alla traversata. Per armarle arruolò almeno quattromila marinai maliani.

L’impresa del re maliano: leggenda o realtà?

L’impresa di Abu Bakr II – curiosauro.it

Abu poteva intraprendere una simile impresa? Dalle cronache dell’epoca, possiamo ipotizzare di sì, dato che il regno africano era esteso e ricchissimo. Per la storia, l’Impero del Mali, sotto Muhammad ibn Qu (ovvero Abu), si estendeva dal deserto del Sahara fino all’attuale Costa d’Avorio. E poi mirava a oriente, fino alle foreste equatoriali dell’attuale Repubblica Centrafricana.

È dunque verosimile che il monarca potesse organizzare una spedizione di duecento navi. Tuttavia, pare che la spedizione ebbe scarso successo. Ci sono prove che parlano di un viaggio, di cui però non conosciamo la destinazione. Sappiamo solo che in Mali tornarono pochissimi marinai. Secondo la leggenda, uno di questi marinai riferì ad Abu Bakr II e alla corte imperiale che, dopo alcuni giorni in mare, le navi erano state bloccate e in parte distrutte da potenti correnti oceaniche. Musa spiegò all’egiziano che le navi si erano spinte molto a largo trascinate da un “fiume nel mare“.

Il re volle allora riprovarci, ultilizzando ancora più navi. Ci riuscì? Non lo sappiamo con certezza. Ma secondo la storia di Masa, i maliani tornarono a solcare l’oceano, questa volta con duemila navi, e arrivarono a toccare terra. Dove? In Brasile. Qui i maliani avrebbero trovato terre fertili e ricche. Si dice che il re abbia voluto chiamare questa terra Boure Bambouk in onore dei ricchi giacimenti d’oro del Mali. Secondo Masa, a un certo punto, Abu avrebbe anche deciso di trasferirsi nel nuovo mondo con molti coloni, lasciando il Mali ai suoi fratelli. Ed ecco come Masa era diventato re.

Le prove storiche

Secondo alcuni storici le ricchezze straordinarie regno del Mali dell’epoca non potevano provenire solo dal territorio africano. In più ci sono alcune studi etnografici che segnalano delle affinità fra i Tupi, gli indigeni brasiliani, e le popolazioni del Mali, quasi a voler sottolineare un possibile contatto ancestrale.

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Dai documenti di Cristoforo Colombo sappiamo che gli spagnoli, arrivando nelle Americhe, trovarono alcuni commercianti africani a bordo di canoe. Gli interpreti, ovviamente, giudicano questo passaggio come un errore o un dettaglio poco coerente. Ma la leggenda di Abu sembra accordarsi a questa suggestione. Il fiume nel mare, poi, potrebbe essere la corrente del Golfo

Altro particolare. In Spagna sono conservate le punte d’oro delle frecce indiane trovate da Colombo. Oggi quelle punte sono state analizzate, e sembrano fatte con oro africano. Come spiegarselo?

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La maggior parte degli archeologi afferma che non ci sono prove a conferma di un tale viaggio. Ma la storia c’è: fu raccontata davvero.

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