Due telescopi catturano la morte in diretta di una supergigante rossa

Un team di astronomi alle Hawaii ha catturato l’ultima agonia e la successiva morte esplosiva luminosa di una stella gigante super rossa.

Morte in diretta di una Supernova – curiosauro.it

La morte in diretta

Per la prima volta nella storia dell’astronomia gli esperti hanno identificato la stella almeno 130 giorni prima che esplodesse. Non era mai successo perché, di solito, le supernove vengono rilevate solo dopo che si sono verificate.

Gli osservatori del W.M. Keck Observatory sono stati in grado di vedere la stella rossa supergigante diventare più luminosa e poi esplodere. Rafaella Margutti, professore associato di astronomia e fisica presso l’Università della California, la descrive così:

“È come guardare una bomba a orologeria. Non abbiamo mai confermato un’attività così violenta in una stella supergigante rossa morente, dove l’abbiamo vista produrre un’ammissione così luminosa per poi collassare e bruciare fino ad ora”.

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I dettagli della morte

Lo studio di Margutti è stato pubblicato sull’ Astrophysical Journal, che ha descritto i dettagli della stella insieme ai suoi sviluppi durante i 130 giorni. Il corpo celeste si trovava in una galassia a circa 120 milioni di anni luce di distanza, rendendola invisibile ad occhio nudo. 

I dati del telescopio Pan-STARRS hanno mostrato che la stella rossa supergigante è diventata molto più luminosa del solito prima di esplodere, espellendo grandi pennacchi di gas. La detonazione finale è avvenuta con un lampo accecante. La stella ha emesso dei gusci di gas che dovrebbero avere, secondo altre informazioni raccolte, la stessa combinazione dei gas emessi nei mesi precedenti dalla Supernova.

Questa è una svolta nella comprensione di ciò che le stelle massicce fanno pochi istanti prima di morire. Il rilevamento diretto dell’attività pre-supernova in una stella supergigante rossa non era mai stato osservato prima in una normale supernova di tipo II. 

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Un drammatico aumento della luminosità

Dalle osservazioni rilevate, si è visto che la stella progenitrice ha mostrato un drammatico aumento di luminosità prima di essere gonfiata ed esplosa. Questa Supernova fa parte della categoria di tipo II, è identificata come SN 2020 tfl, ed è una stella massiccia che sperimenta un rapido collasso prima di esplodere.

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L’attività è stata registrata utilizzando lo spettrometro di imaging a bassa risoluzione (LRIS) dell’Osservatorio Keck. L’immagine mostrava materiale circumstellare mentre la supernova scoppiava. Gli esperti affermano con sicurezza che questa stella era almeno 10 volte più massiccia del Sole!

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