Esistono Sistemi Solari come il nostro? Ecco quanti potrebbero avere la vita

Gli astronomi stimano che solo nella Via Lattea esistono almeno un miliardo di stelle. Ognuna di queste stelle potrebbe, in teoria, aver creato uno o più pianeti. E alcuni di questi pianeti potrebbero aver ospitato od ospitare delle forme di vita… Ma la scienza non può fornirci dati certi. Ci sono altri Sistemi Solari simili al nostro nel cosmo? 

cielo stellato
Quante stelle ci sono nella galassia? E quanti pianeti per ogni stella? Esistono altri Sistemi solari in cui è possibile la vita? – curiosauro.it

Gli altri sistemi stellari e i pianeti della galassia

Per ora, i telescopi ci hanno mostrato migliaia di esopianeti, alcuni anche simili alla Terra. La domanda è: ogni stella che vediamo è un potenziale Sistema Solare? E poi, quanti pianeti ci sono nella nostra galassia?

Solamente nel 1992 gli astronomi hanno scoperto il primo pianeta al di fuori del Sistema Solare. Da quel momento in poi la scienza ha rintracciato e studiato migliaia di altri pianeti. Sia orbitanti attorno a stelle simili al Sole sia collegati a sistemi stellari binari, nane rosse e persino stelle di neutrini. Ma non è pensabile che ogni stella del cielo abbia a che fare con uno o più pianeti. Jonathan Lunine, presidente del Dipartimento di Astronomia della Cornell University, crede che sia incauto e anche inverosimile spingersi a una simile ipotesi. Per quanto ne sappiamo la formazione dei pianeti è un evento piuttosto raro.

“Non si sa per certo”, ha detto Lunine. “Ma è certamente vero che ci sono molte stelle in cui sono state effettuate ricerche di pianeti, e fino a oggi non ne è stato trovato nessuno”. Alcuni scienziati, però, continuano a stimare che ci siano tanti pianeti quante stelle nella nostra galassia. Se ciò è verosimile, dobbiamo comunque pensare che quei pianeti non sono distribuiti uniformemente. Ci sono alcune stelle, come il Sole e TRAPPIST-1, che ospitano più di una mezza dozzina di pianeti. E ci sono tante altre stelle che non hanno nemmeno un pianeta. Di tutti questi pianeti, poi, una percentuale minima potrebbe ospitare la vita. Si parla di numeri minimi, quasi irrilevanti.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Scoperto da una studentessa esopianeta simile alla Terra e in fascia abitabile

Per quale motivo una stella riesce a far gravitare intorno a sé molti corpi orbitanti? La domanda è più sottile e problematica di quanto si possa credere. Esiste un fenomeno, dunque, che permette ad alcune stelle di presentare dei pianeti, mentre altre stelle non possono averne nessuno. Gli astrofisici chiamano in causa i meccanismi di formazione stellare.

La nascita delle stelle e dei sistemi solari

Altri Sistemi Solari simili al nostro. I pianeti presenti nella Via Lattea (NASA) – curiosauro.it

Spesso la nascita di una giovane stella può essere associata all’accumulo di materia particellare, che via via, tramite scontri e contaminazioni, s’ingrossa, formando ammassi sempre più grandi e disordinati. Se questi ammassi rivelano abbastanza materia, ecco che possono nascere dei pianeti. Ciò è dimostrato da quello che è successo nel sistema Kepler-47, dove sono presenti tre corpi orbitanti. Tuttavia le condizioni per la formazione planetaria sono davvero stringenti. C’è bisogno di una specifica velocità di rotazione del materiale pulviscolare. Se tale materiale ruota troppo lentamente, potrebbe collassare all’interno della stella. Se va troppo veloce, potrebbe disperdersi.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> La vita fuori dal pianeta Terra: oggi è possibile | Ecco cos’è TRAPPIST-1

Il professor Lunine ci tiene a precisare che le nostre conoscenze sulle stelle che ospitano pianeti sono comunque vincolate ai nostri sistemi di analisi. Uno dei più noti e sfruttati è il metodo del transito, secondo cui il calo dell’intensità luminosa di una stella, in punti specifici, indica il passaggio di un pianeta. Tale strumento di indagine, però, non è sempre efficace: non funziona con le stelle di piccole dimensioni e con le stelle di neutrini.

Ci sono altri sistemi solari nell’Universo? Ce lo dirà la scienza.

Impostazioni privacy