Ecco la verità sull’inquinamento dell’auto elettrica

L’auto elettrica viene presentata come una possibile e, forse necessaria, soluzione per tenere a bada l’inquinamento e l’emissioni di CO2. Eppure molti esperti mettono in dubbio questo dogma. Siamo sicuri che l’auto a benzina inquini di più di un’auto elettrica? Quale dei due mezzi, tenendo conto di tutto il contesto (dalla produzione allo smaltimento) impatta di più sull’ambiente?

Auto elettrica: inquina davvero meno di un’auto a benzina? (Pixabay) – curiosauro.it

Auto elettrica: quanto inquina?

Pare lampante che i motori elettrici abbiano, almeno complessivamente, una maggiore efficienza energetica rispetto a quasi tutti i motori a combustione interna. Per via dei limiti imposti al rendimento dal teorema di Carnot, il motore a benzina classico e il motore a gasolio rivelano un’efficienza energetica variabile tra il 25% e 45%, mentre un motore elettrico ha un rendimento generalmente compreso tra 0,77 e 0,93, a seconda della situazione operativa.

Di certo l’auto elettrica non inquina troppo durante il suo uso. Il suo motore è “pulito”. Perché? Perché non emette gas di scarico e, quindi, non produce inquinamento locale. C’è però un problema: vanno considerate le polveri rilasciate dai pneumatici e dai freni… Ma fermiamoci al dato più evidente: il motore elettrico non brucia alcun combustibile. Ciò fa sì che le emissioni di anidride carbonica durante l’uso del veicolo siano pari a zero. Tuttavia, si sono altri fattori da tenere in considerazione. Per calcolare l’inquinamento totale del veicolo è infatti necessario misurare anche la fonte che alimenta le batterie e che fornisce l’energia al motore. E lì sono dolori… Prima o poi, infatti, l’accumulatore si scarica e perciò va rifornito di energia elettrica.

Le emissioni occulte dei motori elettrici

E da dove viene quest’energia? Ovviamente, va generata. Non possiamo ignorare che questa produzione di energia comporti per forza un’emissione di anidride carbonica, variabile in funzione della fonte utilizzata. Se l’elettricità proviene da fonti rinnovabili, la CO2 è di pochi grammi al chilowattora. Se è prodotta con centrali a gas, raggiungiamo quota 400-500. Arriviamo poi a 800-900 con le centrali a carbone.

Ricapitolando: per quanto riguarda dunque i consumi energetici, le emissioni climalteranti e la generazione di sottoprodotti inquinanti, l’auto elettrica è meno inquinante di una macchina a benzina. I problemi sorgono quando consideriamo il contesto della produzione, a partire dai contributi per l’estrazione e purificazione delle materie prime e per lo sviluppo della componentistica impiegata. Per generare energia elettrica si disperde nell’ambiente del CO2, è inevitabile. Uno studio tedesco di qualche anno fa dimostrò che, in termini generali, una Tesla Model 3 elettrica emette più CO2 di un’auto diesel. E poi sembra che l’auto elettrica sia parecchio inquinante quando finisce in discarica, al momento del trattamento dei sub-componenti.

Il problema delle batterie

Benzina o elettrico, il dilemma degli ambientalisti (Pixabay) – curiosauro.it

In generale, un’auto elettrica permette di ridurre del 20-25% le emissioni rispetto alle auto a benzina e del 10-14% rispetto a quelle diesel. Al di là delle emissioni inquinanti, legate soprattutto ai gas prodotti dai motori a benzina e diesel, c’è però da considerare anche l’inquinamento collegato alla produzione delle batterie e al loro ritrattamento quando esauste. E, per le vetture elettriche, le batteria diventano elementi altamente inquinanti. Diventa allora difficile da sostenere che i veicoli elettrici siano ecosostenibili al 100%.

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Paradossalmente, la batteria dell’auto elettronica è molto più inquinante di una batteria di un’auto a benzina. Anche la carica elettrica ha impatto sull’ambiente. L’energia sfruttata è alta, e deve essere prodotta tramite impianti (spesso non rinnovabili). Si stima infatti che meno del 30% dell’energia che occorre per tenere in moto le macchine elettriche derivi da impianti “puliti” (energia solare, eolico, idroelettrico). Tutto il resto arriva da fonti non-rinnovabili (per esempio il carbone, il gas). In più, le batterie elettriche durano molto di meno e vanno cambiate più spesso. Quindi diventano rifiuti molto più fastidiosi per l’ambiente. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare… Nel tempo.

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Dobbiamo affidarci al progresso tecnologico. Dobbiamo sperare che con il passare degli anni verranno sicuramente realizzate batterie più performanti, cioè capaci di percorrere più chilometri con la stessa quantità di energia. E poi, magari, la produzione e lo smaltimento di queste batterie di nuova generazione potranno essere risolte con un impatto ambientale molto più ridotto di quanto non sia oggi.

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