Acqua su Marte: scoperta riserva sotteranea, cambia tutto

Un orbiter marziano (TGO) lanciato in orbita dall’Europa e la Russia nel 2016 ha individuato una riserva d’acqua nel sistema di canyon di Marte chiamato Valles Marineris. La scoperta è sensazionale! E non tanto per il ritrovamento in sé (l’acqua, infatti, è evaporata). Conta il poter sfruttare un metodo sicuro per capire dove e come potrebbe essere nascosta dell’acqua sul pianeta rosso.

Russia ed Europa hanno trovato un enorme bacino d’acqua su Marte grazie all’orbiter TGO (ESA) – curiosauro.it

L’acqua su Marte, la scoperta di TGO

Le Valles Marineris sono degli immensi canyon marziani. L’intera fascia di valli si estende per quattromila chilometri almeno, ed è larga duecento chilometri. La profondità rilevata è, invece, di sette chilometri. Oggi, una nuova ricerca russa, compiuta framite orbiter in collaborazione con l’agenzia spaziale europea, ha rilevato alti livelli di idrogeno in un sito chiamato Candor Chaos. Si tratta di una zona al centro di questo sterminato canyon. E su queste valli si è mosso negli anni scorsi il Roscosmos ExoMars Trace Gas Orbiter, o in breve TGO.

Quindi, lo strumento rilevatore chiamato TGO è riuscito a guardare fino a un metro al di sotto della polvere marziana. E così può inquadrare il sottosuolo, come mai era stato possibile. Da qui la scoperta di un’oasi piena d’acqua, o meglio dove un tempo (forse millenni fa) il territorio di Marte era fertile e dunque predisposto ad accogliere la vita.

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Lo studio è stato firmato dal professor Igor Mitrofanov dell’Istituto di ricerca spaziale dell’Accademia delle scienze russa a Mosca.

I dettagli della scoperta

Marte
Idrogeno nei canyon marziani – curiosauro.it

Il rivelatore ha mostrato che c’era una quantità insolita di idrogeno nel Candor Chaos, situato nella regione centrale delle Valles Marineris. Il team di Igor Mitrofanov sostiene che almeno il 40% del materiale presente nella regione sembra essere acqua. Tutta quest’area così ricca di acqua dovrebbe essere grande quanto i Paesi Bassi.

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Il Roscosmos ExoMars Trace Gas Orbiter è la prima missione in collaborazione tra l’agenzia spaziale europea e l’agenzia russa Roscosmos. Il TOG è partito nel 2016 e si è messo in moto con l’obiettivo di studiare il metano e gli altri gas atmosferici che sono presenti in piccole concentrazioni (meno dell’1% dell’atmosfera) su Marte. Ovviamente, i russi e gli europei speravano anche che l’orbiter potesse raccogliere qualche prova di possibile attività biologica o geologica.

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Il Trace Gas Orbiter ha condotto il modulo di entrata, discesa e atterraggio (EDM), noto come Schiaparelli, in viaggio dalla Terra fino a Marte. Mentre si avvicinava al pianeta, lo ha orientato per entrare nell’atmosfera marziana in modo che cominciasse a lavorare già durante il suo percorso per atterrare sulla superficie del pianeta. Dopo il dispiegamento, l’orbiter ha monitorato la trasmissione UHF da Schiaparelli dalla sua rotta verso Marte fino al suo atterraggio sul pianeta rosso.

Acqua su Marte? – curiosauro.it
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