Star Trek | L’inizio della fantastica saga che ha ispirato il futuro

L’universo di Star Trek è, senza ombra di dubbio, una dimensione fantascientifica di estremo impatto. E questo sia per il successo della serie televisiva omonima che per la ricchezza intrinseca rivelata dalla narrazione. Ci sono tantissimi dettagli in gioco, che rendono la storia appassionante, complessa e credibile dal punto di vista letterario. Tanti elementi presenti nella serie e nei film, dal 1966 a oggi, hanno in qualche modo anticipato il futuro o drammatizzato vicende che ora ci riguardano da vicino.

L’epica spaziale

Star Trek è un’epica spaziale che parla di futuro per rappresentare gli attuali sogni di libertà e le speranze di pace dell’umanità. La serie e i film si concentrano infatti sulle avventure degli umani del domani, raggruppati in una Federazione dei Pianeti Uniti rappresentata da un unico Governo. Sotto questa federazione convivono in pace numerosi popoli di diversi sistemi stellari. L’equipaggio della nave stellare Enterprise è un’unità di esplorazione della federazione, che ricerca nuovi mondi, altre forme di vita e di civiltà “per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima“.

Il capitano dell’Enterprise, come si sa, è James T. Kirk (interpretato inizialmente da William Shatner). Con lui ci sono l’ufficiale scientifico Spock, un extraterrestre proveniente dal pianeta Vulcano (interpretato dal leggendario Leonard Nimoy), e il dottor Leonard McCoy detto “Bones” (interpretato da DeForest Kelley). La storia è ambientata dopo una devastante terza guerra mondiale. Ma siamo al cospetto di un’umanità che viaggia liberamente nel cosmo e che riesce a confrontarsi e a convivere con altre civiltà extraterrestri. Un umanità migliore? Sotto molti punti di vista, sì.

Gli esordi di Star Trek

Dottor Spock
Spock di Star Trek (Pixabay) – curiosauro.it

Tutto ebbe inizio quando lo sceneggiatore Gene Roddenberry propose una nuova serie tv alla NBC: una storia di fantascienza, ma ispirata a un telefilm western. L’episodio pilota, intitolato The Cage, non piacque alla NBC, ma la produzione volle comunque dare a Roddenberry un’altra possibilità. Nacque così il secondo episodio pilota: Where No Man Has Gone Before (Oltre la galassia nella versione italiana), dove furono aggiunti il capitano Kirk e Spock. Era il 1966. E il mondo non sarebbe stato più lo stesso. 

La serie ha indugiato spesso su temi di schietta rilevanza sociale, politica ed etica. Star Trek fu per esempio il primo programma televisivo in America a mostrare un bacio interraziale (nel 1968). Gli autori spingevano sugli argomenti della pace e della tolleranza, in anni di caos sociale e divisioni per la popolazione statunitense.

L’attualità della serie

In più, moltissime teorie scientifiche pionieristiche furono trattate dalla serie in tempi non sospetti, aiutando la divulgazione di concetti spesso ostici o troppo accademici. L’Enterprise si muoveva nello Spazio attraverso la propulsione a curvatura (warp drive), secondo un’ipotesi relativistica di Einstein. Inoltre, l’astronave era protetta da campi di energia per difendersi da particelle di materia vagante (deflettori): riusciva a far esplodere raggi distruttivi di energia ad altissima potenza (phaser). Un’altra idea cardine dello show era il teletrasporto, un tema che ancora oggi appassiona molti teorici sia a livello tecnico che concettuale. E che potrebbe essere possibile, attraverso i quanti.

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I membri dell’infermeria dell’astronave manovravano spesso pannelli di analisi di parametri vitali, assai simili ai monitor che oggi vediamo nelle terapie intensive. Utilizzavano anche siringhe a nebulazione intracutanea per iniettare medicinali senza bucare la pelle (una tecnologia sviluppata nella realtà solo in questi anni). Poi, l’equipaggio aveva una certa dimestichezza con la tecnica dell’ologramma, oggi assai sfruttata in campo mediatico, e con i palmari. In alcune puntate abbiamo anche visto Spock e altri membri dell’Enterprise entrare in una camera di realtà virtuale (il metaverso!).

Tutte le invenzioni tecnologiche della serie

Star Trek
La navicella Enterprise (wikipedia) – curiosauro.it

Nel futuro fantascientifico della federazione possiamo notare alcune tecnologie con cui oggi abbiamo parecchia familiarità, ma che negli anni ’60 e ’70 non esistevano ancora. Per esempio: i minidischi, le porte automatiche, il replicatore di materia(l’attuale stampante 3D) i telefoni satellitari (che vengono detti comunicatori nella serie classica), l’assistente vocale e i tablet (D-Pad, nella serie), i già citati monitor biomedici, i traduttori universali, il raggio traente…

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Sappiamo che quando Star Trek fu trasmesso le prime volte nelle case degli americani, la società statunitense era sconvolta da paure, disagi e divisioni. Si paventava una guerra atomica (a causa della Guerra Fredda), gli afroamericani rivendicavano uguali diritti mentre erano costretti a subire nuovi fenomeni di razzismo, le donne cercavano di imporsi nel lavoro… Nel telefilm tutte le brutture e i limiti del presente erano superati nel futuro grazie alla scienza e alla tecnica. Star Trek non ha solo anticipato il futuro: ha segnato una direzione utopica… Ci ha ispirati.

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La serie ideata dal genio di Gene Roddenberry, un ex pilota aeronautico nato a El Paso, Texas, è ancora oggi una delle science fiction più credibili e appassionanti per i fan. Nonostante il tono leggero di molti episodi, lo show ha alzato l’asticella del genere. Dopo Star Trek non sono stati più possibili molti b-movies in stile anni ’50, con alieni ridicoli e navicelle spaziali poco verosimili. In più, abbiamo compreso che il genere sci-fi può avere una profondità etica, antropologica e scientifica.

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