Allerta | In arrivo tempeste geomagnetiche dal 4 novembre | Possibili blackout

Il giorno è arrivato? Come previsto dagli astronomi, il 4 novembre potrebbero verificarsi tempeste geomagnetiche di classe G1 con ripercussioni per la Terra. I brillamenti solari dovrebbero colpire di striscio il nostro campo magnetico. Che cosa rischiamo?

Le tempeste geomagnetiche di classe G1 sono manifestazioni di attività solare di livello debole. La scala di pericolosità di simili fenomeni oscilla infatti da 1 a 5. Ma ciò non ci tranquillizza del tutto. La tempesta geomagnetica in arrivo, come anticipato in un precedente articolo, potrebbe creare interferenze e malfunzionamenti nelle comunicazioni radio ed emettere pericolose radiazioni.

Le tempeste geotermiche in arrivo

Tempeste geomagnetiche
Altre tempeste geomagnetiche in arrivo? – curiosauro.it

Queste tempeste sono state generate tra fine ottobre e il primo novembre da un brillamento solare di classe M1. La causa individuata dagli astrofisici è una macchia solare, catalogata come AR2887.

Secondo gli esperti, dopo questo brillamento potrebbero seguirne altri, più potenti. Cioè, potremmo assistere ad altre e più violente esplosioni di particelle che si disperderanno nel Sistema Solare. In pratica, abbiamo a che fare con improvvisi aumenti di luminosità ben visibili nella bande dei raggi X. C’è da preoccuparsi? Sì e no…

Il problema è che la macchia solare AR2891 è orientata proprio verso la Terra. Quindi, la sua esplosione, contraddistinta da un bagliore lento e duraturo e da effetti macroscopici, come i fenomeni che chiamiamo aurore boreali (ben visibili nei giorni scorsi al Polo Nord, e oggi anche in Europa del Sud compresa in Italia), riverserà sul nostro pianeta raggi X e radiazioni ultraviolette.

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Queste radiazioni hanno già ionizzato la parte superiore dell’atmosfera, causando un piccolo blackout radio a onde corte in Australia, vari problemi marginali nel Sud-Est asiatico e sporadici problemi di linea in America del Sud. Quindi, nulla di grave, in termini generali.

Il pericolo, se così vogliamo definirlo, è soprattutto per i marinai, gli aviatori e coloro che lavorano con le onde radio. Tutti costoro potrebbero aver già notato effetti di propagazione insoliti e frequenze un po’ distorte o rallentate durante le trasmissioni.

Tempeste geomagnetiche. Che cosa ci dicono gli scienziati?

Sole
Brillamenti solari – curiosauro.it

Secondo i ricercatori, questo brillamento può costituire la prova di un mutamento nell’attività solare. Il Sole si sta avvicinando a un periodo noto come massimo solare. Si tratta del periodo più attivo, in termini di calore e radiazioni, del suo ciclo di undici anni. Durante questo massimo, il campo magnetico del Sole genera le espulsioni di massa e brillamenti. E di conseguenza dobbiamo aspettarci tempeste geomagnetiche sempre più forti.

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Il picco, secondo gli esperti, arriverà a luglio 2025. Di lì in poi, la NASA promette che il Sole si “calmerà”. Si prevede che l’attività solare aumenterà gradualmente fino all’estate del 2025, e a quel punto rallenterà e si avvicinerà a un nuovo minimo solare. E se la NASA è tranquilla, lo siamo anche noi.

Per concludere, che cos’è una tempesta geomagnetica? Potremmo definirla l’effetto di un’attività improvvisa e violenta del Sole, da cui vengono emesse enormi quantità di particelle ad alta energia che si scagliano sui pianeti. La magnetosfera terrestre dovrebbe proteggerci da possibili aggressioni di queste tempeste. Ma il contraccolpo può essere comunque forte.

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