La città della paura: l’incredibile guida alla sopravvivenza in una delle più grandi metropoli

“Stai lontano da qui se puoi”. Si torna a parlare dell’incredibile avvertimento che ha accolto i visitatori in arrivo nella famosa città, riportato in una misteriosa “guida alla sopravvivenza”

Una guida per consigliare ai turisti di “stare lontani” dalla città nella quale erano arrivati. Può sembrare la trama di un film horror ma il severo e drastico avvertimento è stato davvero riportato in una sorta di “guida alla sopravvivenza” consegnata a moltissimi viaggiatori che raggiunsero una delle più importanti metropoli al mondo.

New York
Guida alla sopravvivenza a New York (curiosauro.it)

I fatti risalgono al 1975 ma di recente si è tornati a parlare dell’agghiacciante opuscolo che ha accolto centinaia o forse migliaia di persone il cui titolo recitava “Benvenuti a Fear City” ed il sottotitolo, “Una guida di sopravvivenza per i visitatori della città di New York”. Il tutto con un teschio incappucciato nella prima pagina. E che simboleggia uno dei periodi più strani e turbolenti della storia della città statunitense.

Benvenuto nella città della paura, l’agghiacciante ‘guida alla sopravvivenza’

Al suo interno erano presenti una serie di linee guida che, si spiega sfogliando le pagine dell’opuscolo, potrebbero consentirti di uscire vivo dalla città e con i propri beni personali intatti e ancora con sé. Le linee guida dipingevano una visione da incubo di New York facendola sembrare simile a località come Beirut che allora era stata appena inghiottita dalle conseguenze della guerra civile libanese. Ai visitatori viene consigliato di non avventurarsi fuori dal centro di Manhattan, di non prendere la metropolitana per nessun motivo e di non uscire da nessuna parte dopo le sei di sera.

Guida alla sopravvivenza a New York
Guida alla sopravvivenza a New York (curiosauro.it)

Perché vennero distribuiti questi opuscoli

Veniva anche suggerito loro di proteggere le borse con entrambe le mani, mettere segni di riconoscimento sui loro averi e di nascondere qualsiasi oggetto potessero avere in auto, oltre che non affidare quelli di valore ai caveau degli hotel. “Le rapine in hotel sono diventate praticamente incontrollabili e ci sono stati alcuni casi recenti in cui i ladri hanno fatto irruzione nei caveau. E i visitatori dovrebbero cercare di evitare edifici non completamente ignifughi e ottenere una stanza vicina alle scale antincendio”.

La reazione del sindaco della grande metropoli

Ma non è tutto perché questi strani e funerei opuscoli con la testa di morto che guardava maliziosamente i turisti accanto all’augurio di “buona fortuna” venivano consegnati da membri delle forze di polizia di New York. L’allora sindaco di New York, Abe Beame, furioso, mandò gli avvocati della città in tribunale per cercare di vietare la distribuzione dell’opuscolo. Fallendo. Il giudice Frederick E. Hammer stabilì che i membri di “New York’s Finest” che distribuivano l’opuscolo stavano violando “una fiducia pubblica” sottolineando che si trattava di una “ragionevole diffusione dell’opinione” ai sensi della costituzione degli Stati Uniti.

I retroscena

Ne seguì quasi il panico. Il New York Convention and Visitors Bureau inviò emissari armati di presentazioni in diapositive a Londra, Parigi, Francoforte e Bruxelles, per “dimostrare” agli agenti di viaggio europei quanto fosse ancora attraente la Grande Mela. Il turismo del resto era una delle poche industrie rimaste della città, attirando ancora 10,5 milioni di visitatori in città ogni anno, nonostante le segnalazioni di massicci tagli al budget cittadino.

Si ritiene che almeno un milione di opuscoli vennero stampato per la distribuzione e che ne sarebbero dovuti uscire altri due intitolati “se non sei ancora stato rapinato” e “quando ti succederà”, destinati ai residenti di New York.

Articolo di Daniele Orlandi

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