Avatar è un plagio? L’accusa dalla famiglia del creatore dei Puffi

Perché la famiglia del creatore dei Puffi si è scagliata contro Disney e James Cameron? L’accusa è di plagio e riguarda Avatar

Tredici anni dopo l’uscita del film originale e poche settimane dopo l’uscita nelle sale di Avatar 2, che sta ottenendo riscontri da record per quanto riguarda il botteghino, gli eredi del creatore dei Puffi, Pierre Culliford, meglio conosciuto con il suo nome d’arte Peyo, hanno fatto causa presso il Tribunale di primo grado numero 4 da Bruxelles alla società di produzione Disney e alla Lightstorm Entertainment di James Cameron, per plagio.

Avatar
Avatar accusato di plagio (curiosauro.it)

La richiesta di censura presentata è relativa al fatto che il film Avatar 2 La Via dell’Acqua avrebbe la medesima strutture de Il falso puffo, Il puffo volante, I puffi hanno fame e Il flauto dei sei puffi: le prime avventure di Les Schtroumpfs del fumettista Peyo. Gli eredi del fumettista belga sono rappresentati dallo stesso studio legale che gestisce la famiglia di Michael Jackson.

L’accusa della famiglia del creatore dei Puffi, Avatar è un plagio

La famiglia del fumettista ritiene che il nuovo film Avatar, The Water Sense , diretto e scritto da James Cameron, violi il copyright e il marchio dei Puffi. Ovvero che “il franchise di Disney e James Cameron contini illecitamente le avventure dei Puffi”. La denuncia, a cui Esquire ha avuto accesso, sottolinea che il personaggio di Quaritch (Stephen Lang) “beve direttamente da Grouchy Smurf” e che il personaggio di Edie Falco, il generale Ardmore, è “chiaramente Gargamella”. Ancora “Neytiri (Zoe Saldana) è il Puffo Pluckym Kiri (Sigourney Weaver) è il Puffo Poeta e Jake Sully (Sam Worthington) è chiaramente un incrocio tra il Puffo Allegro e la Puffetta”. Nella causa si sottolinea inoltre che “I Na’vi sono Puffi con farmaci anabolizzanti”.

I Puffi
I Puffi accusano di plagio Avatar (curiosauro.it)

La denuncia deposita al tribunale di Bruxelles

La grande domanda che in molti si fanno è perché la causa per plagio venga intentata ora e non nel 2009. E la risposta, che appare contenuta nella denuncia di 140 pagine della famiglia di Peyo, è schiacciante: perché non hanno visto il primo film. “Ci sono molti spettatori che non hanno visto il film originale nel 2009 perché erano semplicemente immuni dall’entusiasmo intorno ad esso. Anche la famiglia non ha visto il film”. La maggior parte di loro, si sottolinea, “sono le stesse persone che non hanno visto Titanic nei cinema e poi l’hanno visto a casa della loro ragazza, dopo due anni insieme, in uno di quei televisori con un videoregistratore incorporato in un formato che avrebbe spaventato James Cameron”, afferma lo studio legale che rappresenta la Peyo Estate nella causa, depositata il 28 dicembre 2022 presso il Tribunale di primo grado di Bruxelles.

Pandora è un plagio di Pufflandia?

“I Puffi sono una comunità segreta di piccoli esseri blu che vivono in funghi o funghi nel profondo della foresta. Questa è chiaramente Pandora. Sono tutti della stessa taglia -sono di taglia vigardiana nel film Disney, di aspetto blu con bei nasi, ma tra di loro sembrano essere distinti”, continua la causa. “Ci sono molti personaggi blu che non sono plagi, come Sonic, o Doctor Manhattan dell’universo di Watchmen, o Mystique, Nightcrawler e Beast, degli X-Men della Marvel, c’è Dori, di Nemo , e il genio di Aladdin. I Na’vi di Avatar , sì”.

James Cameron appassionati dei Puffi da piccolo

La domanda è stata ammessa al trattamento grazie ad un documento allegato di insolita rilevanza. James Cameron avrebbe riconosciuto in un’intervista dell’8 gennaio 1998, in coincidenza con la prima di Titanic, al quotidiano francese Liberation che “da bambino ero appassionato di Puffi”.

“Dall’età di 7 a 16 anni mi vestivo da Puffo ad Halloween e Christmas At the Camerons’, Babbo Natale non era rosso, era blu. Spero un giorno di poter fare un remake de I Puffi”. Per i legali della famiglia Peyo questo è decisivo: sarebbe la cronaca di un plagio annunciato.

Articolo di Daniele Orlandi

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