Giorgia Soleri e lo sfogo sui social: costa troppo e la gente potrebbe morire. È ora di fermare tutto questo!

Giorgia Soleri si sfoga sui social e parla di una questione che in parte riguarda, o potrebbe riguardare, ognuno di noi. Denuncia apertamente la cosa e grida a gran voce che è ora di fermare tutto questo!

Perché la Soleri è così indignata? Che cosa l’ha spinta a questo sfogo sui social? Scopriamolo di seguito.

Giorgia Soleri
Fonte_instagram

Lo aveva già fatto in passato, parlando di una problematica a livello ginecologico di cui soffre anche lei, e ora Giorgia Soleri lo fa di nuovo, sempre per sensibilizzare le persone su questioni importanti.

Giorgia Soleri e lo sfogo via web

La giovane donna si sfoga sui social, di nuovo, ma lo fa per sensibilizzare la gente su una tematica che riguarda ognuno di noi: la nostra salute!

Costi per la salute
Fonte_atlasdasaude

Giorgia Soleri torna a parlare sui social e questa volta lo fa focalizzandosi su un argomento che è collegato a questioni di salute, ma non a malattie specifiche. La giovane donna, infatti, denuncia i costi alti che si pagano in Italia per potersi curare, e lo fa postando la foto di quanto ha dovuto pagare lei per una visita medica.

Attraverso una storia su Instagram, la scrittrice e influencer ha mostrato il conto salato delle spese sostenute per un controllo fatto a Bergamo dove si trova la sua ginecologa. Lo sfogo di Giorgia Soleri parte con una precisazione dovuta riguardo al fatto di essere andata fino in Lombardia per fare una visita:

“Sono dovuta andare a Bergamo perché questa dottoressa è una delle poche in Italia a trattare il problema della vulvodinia ed endometriosi, tenendo in considerazione il quadro completo di tutte le patologie e di come interagiscono tra loro. Ma è a Bergamo, a 650 km da dove vivo. Essendo così competente è molto complesso prenotare una visita di controllo“.

Questo significa dover impiegare un’intera giornata lavorativa per una visita, dover mettere in conto oltre alla spesa economica della prestazione privata anche i mezzi di trasporto (auto, treno, aereo, pullman, ecc) e gli eventuali pasti fuori. Ed è proprio il problema dei costi che riguarda molte persone: una problematica che spesso fa rinunciare alle cure.

La salute non può essere un privilegio

Lo sfogo della Soleri prosegue, poi, mettendo in evidenza le spese sostenute: 180 euro di visita, oltre ad eventuali altri esami che hanno alzato il costo della parcella (pap-test, tamponi, ecc.). Treno andata e ritorno, 150 euro. Eventuali pasti fuori 40 euro circa, e una notte in albergo sugli 80 euro. Tutto dimostrato da scontrini e fatture!

La salute sta diventano un lusso nel nostro paese, si sfoga Giorgia, e molta gente rinuncia a curarsi perché non ha i soldi sufficienti per farlo. Questa cosa è gravissima perché non permette di fare nemmeno prevenzione, portando le persone a morte certa. La ragazza, poi, parla in modo specifico del suo caso:

“La mia è una malattia poco conosciuta e per curarla spendo mensilmente tanti soldi tra farmaci, integratori e terapie. Ho bisogno di un approccio multidisciplinare e di medici specializzati e competenti che comunichino tra di loro. Non in tutta Italia ci sono queste realtà e sono costretta ad andare in altre città!”.

La conclusione del suo sfogo parte anche da un’altra precisazione, quella di potersi permettere, a differenza forse di molti, questo tipo di cure. Giorgia ammette di essere, infatti, fortunata, ma la salute non può diventare un privilegio per pochi. E’ un diritto tutelato dalla Costituzione, ed è garantito per tutti gli individui (che è molto diverso da tutti i cittadini). Quindi la Soleri si chiede: perché il nostro Stato non ci considera veramente individui? Vediamo se qualcuno le risponderà!

 

 

 

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