Attenzione per chi ha il seguente gruppo sanguigno e ha superato i 60 anni: c’è un maggiore rischio di contrarre questa malattia.
Le varianti geniche associate al gruppo sanguigno di una persona possono essere collegate al rischio di ictus precoce, secondo una nuova analisi pubblicata nella rivista dell’American Academy of Neurology.
L’analisi ha incluso tutti i dati disponibili provenienti da studi genetici che includevano l’ictus ischemico dei giovani adulti. Ma scopriamo insieme i dettagli.
Il gruppo sanguigno più incline all’ictus
Lo studio effettuato, colore che hanno il gruppo sanguigno A hanno un rischio maggiore di contrarre l’ictus. In particolare, l’analisi suggerisce che le varianti geniche legate ai gruppi sanguigni A e O rappresentano quasi tutte quelle geneticamente collegate all’ictus precoce.
Le persone con queste varianti genetiche possono avere maggiori probabilità di sviluppare coaguli di sangue, che possono portare all’ictus. L’analisi ha coinvolto una revisione di 48 studi sulla genetica e l’ictus ischemico provenienti da Nord America, Europa e Asia. Gli studi hanno incluso 16.927 persone con ictus e 576.353 persone che non hanno avuto un ictus. Tra le persone con ictus, 5.825 avevano un ictus a insorgenza precoce e 9.269 un ictus a insorgenza tardiva. L’ictus ad insorgenza precoce è stato definito come un ictus ischemico verificatosi prima dei 60 anni, mentre l’ictus ad insorgenza tardiva ha avuto un’età superiore ai 60 anni.
I ricercatori hanno esaminato tutti i cromosomi per identificare le varianti genetiche associate all’ictus. Questi hanno trovato un legame tra l’ictus precoce e l’area del cromosoma che comprende il gene che determina il gruppo sanguigno A, AB, B o O. Perciò hanno quindi suddiviso i partecipanti nei vari gruppi sanguigni. Hanno poi confrontato la prevalenza di questi gruppi sanguigni nelle persone con ictus precoce, ictus tardivo e persone che non hanno avuto un ictus. I ricercatori hanno scoperto che le persone con ictus precoce avevano più probabilità di avere il gruppo sanguigno A e meno probabilità di avere quello O. Sia le persone colpite da ictus precoce che quelle colpite da ictus tardivo avevano inoltre maggiori probabilità di avere il B.
Esaminando le persone di origine europea, l’analisi ha rilevato che quasi la metà delle persone con ictus precoce aveva il gruppo sanguigno A. Questo rispetto al 45% delle persone con ictus tardivo e al 44% delle persone senza ictus. Dopo aver aggiustato per il sesso e altri fattori, i ricercatori hanno scoperto che coloro che avevano il gruppo sanguigno A avevano un rischio maggiore del 16% di avere un ictus precoce rispetto alle persone con altri gruppi sanguigni. Coloro che avevano il gruppo sanguigno O avevano un rischio del 12% inferiore di avere un ictus rispetto alle persone con altri gruppi sanguigni.