Acqua di cottura della pasta: non buttarla via, riutilizzala con furbizia e ti cambia la vita

L’acqua di cottura della pasta può essere un’importante risorsa, se si sa come utilizzarla. Un piccolo gesto che salva l’ambiente e anche il tuo portafoglio.

Ogni volta l‘acqua di cottura che resta della pasta fa sempre la stessa impietosa fine. Finisce, infatti, senza remissione di colpa, nello scarico del lavello. Tuttavia, soprattutto gli ultimi mesi, ci hanno dimostrato come far un buon uso dell’acqua sia una questione ambientale che non si può più ignorare.

acqua di cottura pasta
Foto da Canva

Il Nord Italia, infatti, ha sperimentato più di 100 giorni senza pioggia, ovvero una primavera anomala dalle conseguenze disastrose. Il Po’ in secca e il razionamento dell’acqua in alcune zone del Piemonte e della Lombardia, sono state solo delle più che “naturali” conseguenze dei cambiamenti climatici, sfociate ora, invece, nel comportamento opposto.

Il nubifragio di Piombino e la ruota panoramica che vorticava all’impazzata nell’aria hanno dimostrato la potenza della natura che si ribella all’uomo, seguendo suoi ritmi sempre più estremi. Proprio per questo, diventa, ora più che mai, fondamentale adottare una condotta green, cominciando proprio dall’acqua di cottura della pasta. Innanzitutto, sarebbe meglio evitare di riempire la pentola con più acqua del necessario che poi evapora.

Ma non finisce qui. L’acqua di cottura, infatti, può essere utilizzata anche per altre mansioni domestiche che ti faranno risparmiare, così, in bolletta. Aspetto questo da non sottovalutare, data l’inflazione e il caro vita in aumento, con l’arrivo già del solo autunno. Insomma, fatti furbo e non buttare più l’acqua dopo aver fatto una bella carbonara.

La seconda vita dell’acqua di cottura di pasta e riso

Prima di raccogliere l’acqua di cottura in bottiglie per comodità, ci sono degli accorgimenti da prendere in considerazione. Per prima cosa, lasciala raffreddare del tutto: l’acqua, infatti, verrò conservata in frigo, ma non per più di 7 giorni. Dopo una settimana, l’acqua di cottura va facilmente a male. Se è troppo torbida o eccessivamente densa, è il caso di buttarla.

pulire i piatti
Foto da Canva

A questo punto, siamo pronti per utilizzarla sempre in cucina, però per pulire i piatti. L’acqua di cottura della pasta, infatti, è un’ottima alternativa al detersivo per piatti, grazie alle sue proprietà sgrassanti e detergenti, sarà possibile non sprecare non solo acqua corrente in più, ma anche detergente, nel caso in cui le stoviglie non siano eccessivamente sporche, ovviamente.

Ma non solo. Hai i piedi gonfi e stanchi e i capelli secchi e spenti? Puoi risolvere tutto con l’acqua di cottura! Per il pediluvio, ti servirà solo mettere l’acqua tiepida in una bacinella e sciogliervi dentro 2 cucchiai di sale grosso, insieme al tea tree oil. Metti i piedi ammollo per 15-20 minuti e goditi il potere antinfiammatorio dell’acqua di cottura.

Per i capelli, invece, tramite uno spruzzino, versa un po’ di acqua sulla chioma asciutta e lascia in posa per un’ora almeno, se non addirittura due. Fai poi lo shampoo e otterrai sin da subito dei risultati incredibili.

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