Cefalea impossibile | Ecco l’unico trattamento che funziona

Spesso la cefalea si manifesta come una patologia tenace e impossibile da tollerare. In particolare, la perturbazione delle strutture sensibili che si trovano intorno al cervello è un tipo di mal di testa parecchio diffuso, specie nella popolazione femminile. Si esprime attraverso un dolore persistente, che interessa di solito la nuca, ossia la regione occipitale, e i lati del cranio.

Uno dei pochi trattamenti che sembra in grado di risolvere questo dolore è l’agopuntura. E una nuova ricerca dimostra che questa tecnica può dimezzare il numero mensile di attacchi in coloro che soffrono di cefalea tensiva di tipo cronico.

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Cosa succede nel cranio quando scoppia una cefalea? (Pixabay) – www.curiosauro.it

Cefalea impossibile: come risolvere gli attacchi con l’agopuntura

Una ricerca pubblicata sulla rivista Neurology dimostra i benefici dell’agopuntura nel trattamento della cefalea più intensa e impossibile, ossia quella di natura tensiva. Lo studio, condotta da Ying Li, dell’Università di Medicina tradizionale cinese a Chengdu, spiega che la cefalea di tipo tensivo è spesso accompagnata da una sensazione di violenta pressione o di tensione su entrambi i lati della testa. Il disagio è considerato cronico quando si rivela per almeno quindici giorni al mese.

La cefalea di tipo tensivo è uno dei mal di testa più comuni e temuti. E lo studio condotto dal professor Li ha cercato di provare che l’agopuntura può effettivamente ridurre il numero medio di giorni di indisposizione (cioè di mal di testa) per tutti coloro che lottano contro questa dolorosa e fastidiosa condizione.

Lo studio ha coinvolto più di duecento persone a cui era stata diagnosticata una cefalea di tipo tensivo cronica. I pazienti soffrivano di cefalea in media da undici anni e avvertivano un forte mal di testa per più di venti giorni al mese.

La ricerca del professore cinese

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Agopuntura e cefalea (wikipedia) – www.curiosauro.it

Ebbene, il professor Li ha diviso i partecipanti alla ricerca in due gruppi. Il primo che riceveva un’agopuntura vera, l’altro che veniva sottoposto all’agopuntura placebo, con applicazione solo superficiale di aghi. Entrambi i gruppi sono stati “curati” con due o tre sedute alla settimana, per un totale di venti sedute scaglionate in due mesi. Poi sono stati seguiti per altri sei mesi con visite cliniche ogni quattro settimane.

Il risultato? Il professor Li ha notato una riduzione di almeno il cinquanta percento del numero di giorni di mal di testa in entrambi in gruppi. Alla fine dello studio, però, quasi il settanta delle persone che avevano ricevuto l’agopuntura vera aveva ottenuto drastici miglioramenti. Per loro la cefalea non era più così impossibile da sopportare: persisteva ma non risultava invalidante né troppo dolorosa.

Ancora oggi, dopo decenni di studi, la scienza non ha un giudizio del tutto positivo sull’agopuntura. Parecchi ricercatori hanno studiato tale pratica tradizionale cinese dal punto di vista sperimentale. E conosciamo un’enorme mole di studi scientifici volti ad analizzarne l’efficacia dell’agopuntura in maniera rigorosa. Tuttavia non siamo arrivati ancora a un riconoscimento universale. Magari funziona solo come placebo… Ma comunque funziona, e questo è ciò che conta.

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