Attacco cardiaco, il tuo gruppo sanguigno ti dice se rischi l’infarto

Nel 2017 dei ricercatori olandesi evidenziarono una correlazione tra gruppo sanguigno e infarto. Ma davvero la caratterizzazione genetica del nostro sangue può inerire l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari?

Secondo lo studio olandese gli appartenenti ai gruppi sanguigni A, B e AB rivelerebbero un rischio superiore del nove per cento di incorrere in un infarto rispetto a chi appartiene al gruppo 0. Tali dati furono confermati anche da un’analisi della Società Europea di Cardiologia di Parigi.

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Qual è il tuo gruppo sanguigno? Scoprirlo potrebbe difenderti dall’infarto (Pixabay) – www.curiosauro.it

Gruppo sanguigno e infarto: la correlazione

Nei giorni scorsi, una nuova ricerca, pubblicata dall’American Heart Association, ha ribadito l’evidenza sottolineata dai ricercatori dei Paesi Bassi. Nel nuovo lavoro di ricerca sviluppato da giovani scienziati americani si è messo in luce che il gruppo sanguigno potrebbe predisporre all’infarto, alle occlusioni delle arterie e agli ictus. Secondo il nuovo studio, però, le persone appartenenti al gruppo AB sarebbero salve, se così si può dire. La predisposizione ai problemi cardiovascolari interesserebbe soprattutto i gruppi sanguigni A e B.

Nella ricerca del 2017, che fu condotta da medici del Centro medico universitario di Groningen, nei Paesi Bassi, l’analisi partiva da una mole di dati più massiccia. I ricercatori studiarono le cartelle cliniche di più di un milione di pazienti.

Ma cosa significa tutto ciò? È lecito affermare che chi appartiene al gruppo sanguigno 0 sia al riparo dall’infarto? Ovviamente no. Dato che le patologie cardiache dipendono spesso dallo stile di vita. Ma da un punto di vista genetico, gli appartenenti ai gruppi A, B o AB dovrebbero essere più predisposti all’infarto e all’insorgenza di altre malattie cardiovascolari.

La correlazione tra i gruppi sanguigni e il rischio di sviluppare patologie del sistema cardiocircolatorio non esprime alcun dato fattuale sul possibile nesso causale fra sangue e malattia.

Medicina personalizzata 

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I gruppi sanguigni (Pixabay) – www.curiosauro.it

Tutte queste ricerche sono tuttavia utilissime perché potrebbero avere importanti implicazioni per lo sviluppo della medicina personalizzata. Se la scienza riuscirà a capire come un gruppo sanguigno può essere connesso al rischio di infarto, potremmo essere di fronte a un’opportunità terapeutica rilevante. Un domani potremmo per esempio capire se rischiamo di essere vittime di una malattia cardiaca tramite una semplice analisi del sangue.

In via teorica basterebbe controllare quello che è il nostro gruppo sanguigno. Ma ovviamente il sangue e la predisposizione genetica sono soltanto piccoli segmenti di cause intricati in una molteplicità di fattori. I termini più importanti e invasivi sono sempre gli stessi: colesterolo e pressione arteriosa. La strada è ancora lunga… Ma la scienza è sempre più vicina alla comprensione dei segreti dei gruppi sanguigni.

E voi? Sapete perché esistono quattro gruppi diversi? Detta in breve, la differenza tra i gruppi è data dalla presenza o assenza sulla membrana dei globuli rossi di specifiche proteine, gli antigeni.

Gli antigeni sono di due tipi: A e B. E danno quindi vita ai gruppi A e B. Ma l’uomo può possederli entrambi o non possederli per niente. Ecco perché esistono il gruppo AB e quello 0.

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